Nella fascia Costiera e precisamente nei comuni di Ancarano, Capodistria, Isola e Pirano, l'obbligo del bilinguismo vige anche nei rapporti della Polizia con la cittadinanza. Gli agenti sono tenuti ad osservarlo. L'obbligo del bilinguismo vige per le attività di polizia in genere, dai controlli stradali alle attività destinate ad avviare un'azione penale o che provocano una
sanzione. A Pirano ciò è venuto meno. Manuela Rojec vicesindaco di Pirano e Presidente della locale Comunità degli Italiani e Andrea Bartole Presidente della Can di Pirano, oggi hanno avuto un incontro con il capo della questura della città di Tartini, a seguito di una denuncia da parte di un connazionale che durante un posto di blocco della Polizia per l'accertamento della violazione del codice della strada, è stata negata la possibilità di esprimersi liberamente in lingua italiana. Manuela Rojec dopo l'incontro ci ha riferito - "Ci hanno garantito che se la persona si rivolge subito al poliziotto, alla pattuglia che lo ferma, in lingua italiana, loro provvedono acciocché, se loro stessi non sono abili di rispondere in lingua italiana, sul posto giunga un traduttore".
Può anche capitare che la persona non gestisca bene la lingua e quindi non capisce e magari più tardi si rivolga in italiano, quindi se non lo fa subito non viene ascoltato. Ancora Rojec - "In questo caso specifico non è stato ascoltato. Noi ci siamo informati se c'è la disponibilità di tutti i formulari bilingui e questa c'è. Ci hanno garantito che tutta la procedura viene svolta su documentazione bilingue. Nel caso specifico è stata fatta apporre una firma elettronica sui formulari in forma elettronica, dove il bilinguismo non è rispettato, pertanto, provvederemo alla traduzione della documentazione anche in forma elettronica. Quello che ci hanno detto e che su 52 poliziotti circa un terzo è bilingue e i passi seguenti saranno avvicinare un po' il lavoro della stazione di polizia ai nostri connazionali facendo, dando tutte le informazioni dovute proprio sulla procedura e cioè di non aver nessun timore di rivolgersi alle pattuglie in lingua italiana, nella lingua materna e, oltre a ciò, un contatto molto più stretto con la stazione di polizia".
Corrado Cimador