Il progetto “Incubatore creativo Istria“ nasce sul territorio istriano con l'idea di valorizzare ed ampliare le competenze degli studenti e dei ragazzi presenti proprio sullo stesso territorio.
Un'idea molto innovativa ma altrettanto concreta, come ha spiegato il Vicepresidente dell'Unione Italiana, Marko Gregorič: “Questo è un progetto che ha alcune parole chiave, che sono territorio, scuola, giovani, innovazione ed impresa. Le istituzioni delle CNI hanno fatto rete per offrire un altro strumento di sviluppo per il territorio, un progetto che ovviamente non potremo realizzare da soli, contando solo sulle nostre forze, ma è un progetto di più ampio respiro che non può prescindere dalla collaborazione anche di soggetti esterni, di altri imprenditori, che potrebbero essere interessati allo sviluppo delle idee imprenditoriali dei giovani del territorio, grazie anche al contributo importante che offre la scuola Pietro Coppo di Isola, che è l'unica scuola ad indirizzo tecnico della CNI in Slovenia”.
Tra i soggetti che partecipano al progetto anche il Centro di promozione dell’imprenditoria di Pirano, conquistato dalla concretezza di questa idea, come ha sottolineato il direttore Albero Manzin: “Questo progetto è fatto per i giovani, è rivolto soprattutto alla creatività giovanile, quindi non per andare a creare un'impresa come ce ne sono tante, ma una che va a distinguersi, in particolar modo se avrà poi delle ricadute su tutta la Comunità italiana. Il principale criterio per arrivare ai sei finalisti proposti è quello del possibile sviluppo del progetto a livello globale. Già quello è un indicatore di successo, soprattutto se è riferito anche alla possibilità di collegare il territorio quanto più alla Comunità italiana”.
Entusiasta del progetto anche Alberto Scheriani, coinvolto in due vesti, come presidente della Can Costiera e come Preside della scuola Pietro Coppo: “I giovani di solito sono molto intraprendenti, hanno molte idee che cercano di mettere in atto. Spesso bisogna però riordinare anche le loro idee. Io credo che proprio con questo progetto, queste idee potranno venir messe anche in atto, in modo tale che poi abbiano un successo finale. Ecco, quello che noi possiamo fare qui a scuola, in effetti, è di indirizzare i ragazzi ed insegnare loro come lavorare con determinati macchinari, che saranno all'avanguardia e come appunto queste idee, poi, potranno anche metterle in atto e quindi farle fruttare dal punto di vista economico”.
Davide Fifaco