Foto: Radio Capodistria
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“Stabilità finanziaria e autonomia”, i termini più frequenti sentiti nel corso della riunione che è stata aperta da Alberto Scheriani, presidente del Comitato dei programmi per la CNI che ha esordito riassumendo le decisioni della seduta di mercoledì del Consiglio di RTV Slovenia. “Ci sono state garantite le risorse del 2024 ma le difficoltà e gli ostacoli sono stati numerosi e più rilevanti del solito”, ha detto riferendosi ai tagli dei finanziamenti per la copertura degli eventi in Croazia proposti dall’amministrazione dell’ente e omessi in sede di Consiglio. “Siamo stanchi di salvare il salvabile”, ha detto ancora Scheriani ribadendo la necessità di fare chiarezza sulle risorse che il governo - per tramite dell’Ufficio nazionalità-convoglia a RTV Slovenia ma che non arrivano ai nostri programmi. “30 milioni di euro in tre anni”, ha precisato David Runco responsabile di Radio e TV Capodistria che ha definito “assurde” le penalizzazioni alle quali siamo sottoposti. “Poiché l’amministrazione di RTV Slovenia prevede una ristrutturazione dell’ente con tutta una serie di attività volte all’ottimizzazione dei costi e delle spese di tutti i comparti, anche noi dobbiamo capire cosa comporta questa riorganizzazione e quantificare il limite minimo per il nostro funzionamento”, ha spiegato Andrea Bartole che rappresenta i programmi italiani in seno al Consiglio di RTV Slovenia.

Foto: Radio Capodistria
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Tutti concordi sulla necessità di richiedere maggiore sostegno al governo che è il garante del rispetto e dell’attuazione dei diritti della CNI. “Si è riusciti ad arginare il peggio ma la situazione va risolta alla radice”, ha affermato Damian Fischer, rappresentante dei dipendenti nel Comitato di programma, che ha convocato la riunione odierna e che così riassume le conclusioni: “La strada che si va delineando è quella di un finanziamento stabile che, per tramite di una particolare legge, garantisca fondi del bilancio statale”. Va rilevato che in questo contesto ci sono stati degli interventi che hanno posto in risalto la necessità di trovare meccanismi che assicurino -oltre che stabilità finanziaria- indipendenza redazionale e pluralismo informativo. La parola passa ora alla CAN Costiera che si riunirà lunedì e che preparerà alcuni decreti per avviare l’azione politica di questo nuovo percorso. “Dovremmo essere molto attenti nel strutturare le nostre esigenze e richieste; mettere tutte le cose in chiaro sia per una questione di responsabilità sia per prevenire eventuali attacchi”, ha affermato ancora al nostro microfono Damian Fischer aggiungendo: “Tutte le persone che lavoreranno in questa direzione dovranno contare sull’aiuto del collettivo dei programmi italiani di Radio e TV, ma dovranno soprattutto sfoderare tutte le capacità per arrivare ad un traguardo che ci mette al riparo da prossimi futuri eventuali attacchi”. (lpa)