Della situazione allarmante hanno parlato i redattori responsabili delle due emittenti. “A partire da marzo e dunque tra pochi giorni non saremo in grado di pagare le collaborazioni esterne, le diarie, la parte variabile che premia quanti- a causa della mancanza di quadri- si sono assunti oneri e compiti aggiuntivi”, hanno detto Aljoša Curavić e Monika Bertok. David Runco a capo del Centro regionale e vicepresidente amministrativo di RTV Slovenia per i programmi della CNI ha spiegato “che i mezzi del Piano di programma e produzione sono stati in effetti ridotti del 28 per cento e che si registra un taglio di 200 mila euro”. “Armonizzare il Piano finanziario alla programmazione del lavoro”, la richiesta fatta dal presidente del Comitato Alberto Scheriani ai vertici di Lubiana collegati in video conferenza e che hanno cercato di illustrare la grave crisi finanziaria in cui si trova l’ente. “Riduzioni e decurtamenti interessano tutte le unità ed i comparti perciò ognuno è chiamato a fare la sua parte”, si è sentito dire. Un appello che però è stato ignorato dal Comitato che ha accolto una delibera nella quale si invita l’amministrazione RTV a garantire i fondi necessari per la realizzazione della produzione prevista per quest’ anno. “Anche perché già il Piano di programma ha subito dei tagli ed è il risultato di un compromesso tra i nostri desideri e i fondi che allora avevamo a disposizione; oggi sentiamo che questi fondi sono ulteriormente diminuiti e questa è una cosa che non possiamo accettare”, ha affermato il presidente Scheriani che ha ricordato pure i contributi governativi che arrivano a RTV Slovenia per i programmi delle due minoranze. La decisione sarà inoltrata al Consiglio dei programmi di RTV Slovenia che si riunisce mercoledì. Da sottolineare che il Comitato si è inoltre dichiarato contrario allo spegnimento dei ripetitori in onde medie e sull’ argomento Scheriani ha detto “che è di cattivo gusto pensare alla chiusura senza offrire alternative”.
Va detto ancora che nel corso della riunione, il Comitato ha accolto con voto unanime la Relazione sul lavoro svolto da Radio e TV Capodistria nel 2023 ed ha discusso dei suggerimenti del Garante dei diritti degli ascoltatori inerenti alle due emittenti. Per quanto riguarda l’ente nazionale è stata data un’informazione sulla cosiddetta standardizzazione ovvero sulle linee guida per i programmi e sulla prima fase del percorso di riorganizzazione di RTV Slovenia, percorso che - come ha spiegato Runco- si sta svolgendo per fasi. “Si tratta di un documento sostanzioso suddiviso in quattro segmenti ovvero una parte che analizza la situazione attuale e quindi la riorganizzazione dei programmi, del sistema, dei quadri e delle finanze e che il Consiglio d’ amministrazione in forma allargata deve preparare su richiesta del Consiglio di programma”, ha detto Runco ed ha aggiunto: “Sono previste modifiche che cercano un’ ottimizzazione, maggiori sinergie e centralizzazione dei vari segmenti dell’ ente; anche in questo contesto devo dire che noi siamo propensi ad una riorganizzazione che veda maggiore sinergia però che includa esclusivamente- vista la nostra specificità e i diritti acquisiti - i programmi radiofonici, televisivi e multimediali per la Comunità nazionale italiana”. (lpa)