Aperta con un intervento in video conferenza del direttore generale di RTV Slovenia Andrej Grah Whatmough che ha fornito un quadro della situazione complessiva dell’ente impegnato a ridurre a cinque il deficit di dieci milioni accumulato negli anni, la seduta è proseguita con l’attuazione della produzione nel primo semestre dell’anno che - nonostante il periodo contrassegnato dalla pandemia e dalla mancanza di risorse finanziarie e umane- è stato realizzato quasi totalmente. Anche questa volta, il problema dei quadri e del mancato turnover è stato il tema centrale della riunione. “Le tre nuove assunzioni realizzate tra agosto e settembre grazie ai mezzi aggiuntivi garantiti dal governo e assicurati pure per il 2022 e poi per gli anni futuri sono solo il primo passo visto che ora si guarda con speranza al prossimo assestamento di bilancio che- se otterrà luce verde- garantirà ulteriori 200 mila euro e altre 6 assunzioni a partire dal gennaio prossimo” si è sentito dire dai dirigenti capodistriani preoccupati dal pensionamento - entro la fine dell’ anno- di ben 14 dipendenti del nostro centro regionale.
I redattori responsabili di Radio e TV, Aljoša Curavić e Robert Apollonio hanno quindi illustrato la bozza delle programmazioni 2022 che in attesa della definizione di alcuni contenuti con i partner tradizionali, sarà ultimata nelle prossime settimane per quindi ritornare – a fine novembre- al vaglio del Comitato. Programmazioni che in pratica ricalcano quelle del 2021 ma che naturalmente includono alcune novità come rilevato da Antonio Rocco, vicedirettore di RTV Slovenia per i programmi in lingua italiana. “I nostri palinsesti sono ben stabili, fortunatamente neanche il Covid li ha danneggiati in maniera troppo evidente perciò la nostra programmazione parte da questa base ben consolidata e guarda al futuro con l’inserimento- nel 2022- di alcune novità importanti sia in TV che in Radio. Non va dimenticato che il prossimo anno sarà un anno particolare perché ci sono tante elezioni previste in Slovenia, ci sono pure quelle per l’Unione italiana e quindi ci sarà un lavoro aggiuntivo per le nostre redazioni e per le nostre due emittenti che per altro sono obbligate dalla legge a dedicare spazi alla presentazione di partiti e candidati”.
Da rilevare ancora che nel corso della seduta alcuni membri del Comitato quali Salvator Žitko e Tomo Vran ed in riferimento alle pressioni politiche sui medi, hanno espresso preoccupazione per l’ autonomia delle nostre due testate che va salvaguardata mentre David Runco che – ricordiamo- è pure rappresentante CNI al Consiglio di programma di RTV Slovenia ha affermato : “Spero che il trend negativo sia terminato, siamo stati penalizzati per due decenni e forse è arrivato il momento di venir considerati e trovare una soluzione ai problemi che ci assillano da anni”.
Da segnalare ancora l’intervento di Marko Filli, da settembre nuovo responsabile del Centro regionale RTV, che ha illustrato i nuovi investimenti del reparto tecnico in primo luogo il rinnovato studio di produzione Hendrix e lo 01, storico studio da cui vanno in onda le trasmissioni in diretta dei programmi radiofonici in lingua italiana.
Lionella Pausin Acquavita