Cittadino del mondo, ma legato al territorio in cui ha mosso i primi passi, non solo musicali. Renato Chicco, tra i più apprezzati pianisti e organisti europei e del jazz americano, stavolta ha scelto Capodistria per ripresentarsi al suo pubblico. Lo farà stasera al Museo regionale (ore 20) con una formazione rodata, in cui è affiancato dal sassofonista bolognese Piero Odorici, insieme ad Aldo Zunino al contrabbasso e Andy Watson alla batteria.
Il concerto promosso dalla Comunità degli italiani "Santorio Santorio" è l'unica tappa slovena nell'ambito di un tour europeo del quartetto, il cui repertorio comprende brani dal jazz classico e deriva dalle molte e prestigiose collaborazioni internazionali dei musicisti che lo compongono. Chicco, in particolare, originario di Isola e professore di improvvisazione jazz a Graz dopo una lunga permanenza a New York, ha suonato con grandi nomi come Lionel Hampton, Jerry Bergonzi, Woody Shaw, Wynton Marsalis e collaborato e inciso con tantissimi altri artisti. Solo ieri sera era a Zagabria, ospite della Jazz Orchestra della Radiotelevisione croata.
Maestro, che momento è questo, per lei?
"Riguardo al concerto di stasera, è un ritorno a casa, visto che io sono comunque della zona. Faccio degli appuntamenti ogni anno o due nella nostra piccola comunità, ed è sempre un piacere e un evento emozionante per me ritrovare il nostro pubblico. Questa volta porto dei musicisti eccezionali, soprattutto il batterista Andy Watson, che viene da New York e con il quale da due settimane siamo in tournée con vari gruppi. Abbiamo iniziato con tre concerti a Bari, poi siamo andati appunto a Zagabria, e dopo Capodistria proseguiremo nuovamente verso l'Italia".
A mo' di battuta, non se ne avranno a male i suoi concittadini di Isola, se in questa occasione lei gli ha preferito Capodistria?
"No , no, no (ride)!... Siamo tutti collegati. Se una volta suono a Capodistria, l'altra a Isola e l'altra ancora a Pirano, non ci sono problemi, anzi. Solo, quelli di Isola e di Pirano vengano stasera al Museo di Capodistria a sentire il concerto, è quella la cosa più importante!"