Organizzato dal Consiglio della minoranza italiana della Regione istriana, l'incontro, come spiegato dal presidente Gianclaudio Pellizzer, si prefigge tre obiettivi: ricordare l'immane tragedia che colpì l'anima dei polesani e diede avvio all'esodo di massa dalla cittadina, valorizzare la figura di Geppino Micheletti con l'intento di intitolare a lui il nuovo ospedale istriano e rinsaldare la collaborazione tra esuli e rimasti. Esuli e rimasti che hanno seguito con attenzione le relazioni succedutesi nella prima parte dell'incontro e che hanno visto intervenire lo storico Kristjan Knez che ha illustrato la situazione politico-diplomatica nel periodo dal 1943 al 47 quindi Paolo Radivo che ha parlato del 18 agosto del 46 e dell'orrenda strage di bagnati. Il professor Francesco Talocchi si è incentrato sulla figura del medico Micheletti che nonostante la perdita di due figli, del fratello e della cognata continuò a prestare aiuto e a operare i feriti mentre infine il chirurgo polese, Renato Vidos, ha fornito una cronistoria sull'attività ospedaliera dal dopoguerra a oggi.
Nella seconda parte riservata al dibattito, oltre che agli interventi del vicesindaco e della presidente del Consiglio cittadino di Pola, Bruno Cergnul e Marija Marković Nikolovski, ci sono stati quelli del segretario generale dell'Università popolare di Trieste, Fabrizio Somma, e della senatrice italiana, Paola Garavini, che ha presenziato all'incontro. Il deputato italiano al Parlamento di Lubiana, Felice Žiža, ha evidenziato la necessità di incrementare i rapporti con la Nazione madre invitata a sostenere con più decisione le istanze della CNI. La vicepresidente della Regione istriana, Jessica Acquavita, e il presidente dell'Unione italiana, Maurizio Tremul, hanno invece ribadito la necessità di superare divisioni e lavorare con maggior forza per far conoscere la nostra storia. Presenti all'incontro pure il deputato italiano e vicepresidente del Sabor, Furio Radin, e altre autorità della penisola.
La terza parte è stata invece dedicata i più giovani con la consegna dei premi della seconda edizione del concorso artistico-letterario In Histria verba manent che quest'anno era dedicato alla canzone di Sergio Endrigo L'arca di Noe.
(LPA)
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