Il presidente della CAN Costiera Alberto Scheriani, nel corso della trasmissione Glocal andata in onda lunedì 28 settembre, facendo riferimento al rapporto della Consiglio d'Europa sulla tutela delle minoranze, ha parlando della scarsa applicazione del bilinguimo sul nostro territorio. Scheriani ha fatto l'esempio della nuova sede capodistriana del partito Levica Sinistra in Via Župančič, dove l'italiano sarebbe sparito.

"Credo che quanto detto da questa Commissione si sposa benissimo con quello che anche il nostro il nostro pensiero. Ci sono delle regole che sono scritte e che sono molto buone, credo, che però sul territorio vengono messe in atto come vengono messi in atto. Mi soffermavo, appunto, sul problema del partito Sinistra che ha aperto dei nuovi spazi dove la lingua italiana è sparita. E' sparita proprio da questo partito che dovrebbe anche difendere in qualche maniera i più deboli. E quindi si sono dimenticati in qualche maniera del bilinguismo."

Prosegue Scheriani: "Ma quello che mi fa pensare ancora di più, quando parliamo di sinergie tra le nostre istituzioni, con il deputato etc, e che anche nel partito della Sinistra Levica ci sono delle persone che dicono di essere della minoranza italiana, appartenente del nostro gruppo etnico che poi loro stessi, probabilmente, mettono in primo piano l'appartenenza partitica, i loro interessi sono indirizzati al partito e non al proprio gruppo nazionale. E questa è la grande differenza che c'è tra di noi. Noi lavoriamo per il nostro gruppo etnico, per la nostra comunità nazionale, mentre probabilmente questi che sono membri molto in vista di questo di questo partito lavorano per il partito non per il loro gruppo nazionale. La mia paura è proprio questa; che queste stesse persone, membri di partito, candidino e vengano eletti nelle nostre istituzioni e che poi i nostri problemi passino in secondo piano perché i nostri posti garantiti in Consiglio comunale o nelle Comunità locali diventano un trampolino di lancio per migliorare la posizione dei loro partiti. E questa è una di quelle cose contro cui io combatterò sempre perché noi abbiamo sempre detto che come comunità italiana siamo apartitici, non apolitici ma apartitici, perché tra le nostre file troviamo gente di ogni credo politico. Però noi lavoriamo per la nostra comunità nazionale, solo esclusivamente per la nostra comunità nazionale in primis, cosa che i partiti non lo fanno."

Sul rispetto del bilinguismo Alberto Scheriani conclude: "Le regole esistono, le leggi ci sono e vanno applicate. Mi sorprende anche il fatto che qualcuno si dice essere un legale, proprio nell'ambito del partito Levica, poi le cose le cose non le rispetta, mi domando che legali sono."

Non si è fatta attendere la replica del coordinatore del comitato locale della "Levica Istra", Alan Medveš, chiamato in causa, che risponde alle accuse mosse da Scheriani, che a dire di Medveš ha già affermato alcune falsità sul partito Levica nell'articolo "Regolamenti buoni, applicazione scarsa" pubblicato sul nostro portale giovedì scorso.

"La prima cosa che voglio sottolineare è che il partito Levica usa costantemente entrambe le lingue del nostro territorio in tutte le sue apparizioni pubbliche.
Come notato dal Sig. Scherniani il nostro partito sta allestendo nuovi locali nel centro storico di Capodistria. Tuttavia, ritengo che il Sig. Scherniani abbia anticipato sui tempi, in quanto la nostra nuova sede è ancora in fase di allestimento dell'immagine grafica complessiva. D’altronde non abbiamo ancora ufficialmente aperto i locali, come abbiamo spiegato anche nel vostro articolo del 17.9.2020 intitolato Libertà, eguaglianza e fraternità esclusivamente in sloveno. Quindi, il Sig. Scherniani, accusa il partito Levice ei suoi rappresentanti prima ancora che i locali vengano allestiti definitivamente e vengano messi in uso e ufficialmente aperti al pubblico. Inoltre, il Sig. Scherniani ha dichiarato falsità sulla completa assenza della lingua italiana, il che non è vero, poiché il bilinguismo è presente dal 4.9.2020 sulla porta d'ingresso. Per quanto riguarda le rimanenti questioni, ci coordiniamo con i grafici che non sono ancora riusciti a consegnare tutto il materiale ordinato. Come sempre, il partito Levica si assicurerà che il bilinguismo sia usato in modo corretto. Pertanto, tutte le accuse sono inaccettabili."

Medveš prosegue: "Ritengo che a causa di alcuni risentimenti personali di Scherniani e le accuse mosse contro alcuni membri di spicco del partito, che fanno parte della comunità nazionale italiana sono estremamente fuori luogo. Questo non è solo offensivo per me, come appartenente alla CNI e membro del partito, ma per l'intera comunità, perché così facendo Alberto Scherniani ha pubblicamente espresso e ammesso a tutta la comunità che chi non è con lui è contro di lui. Triste per un politico della sua stazza.
Da parte di Scherniani mi sarei aspettato che fosse coerente nelle sue dichiarazioni e puntasse il dito contro tutte le irregolarità riguardanti l'uso della lingua italiana nel nostro territorio, visto che gli appartenenti alla CNI gli hanno spesso segnalato varie irregolarità. In primo luogo nelle istituzioni pubbliche, dove lui o altri rappresentanti della CAN di Capodistria e Costiera svolgono funzioni di vigilanza."

"A mio avviso e lo dico in modo molto diretto", ancora Medveš, "il Sig. Scherniani non si è impegnato molto per modificare l'obsoleto decreto comunale sul bilinguismo in vigore dal 1998. Ritengo anche si, che abbia avuto un'eccellente opportunità da vice sindaco di Capodistria. In 16 anni non ha fatto quasi niente. Diamo uno sguardo per esempio ai materiali elettorali, dove il partito Levica non usa traduzioni stampate "incollate" ai poster come lo fa la maggior parte dei partiti presenti nel territorio, ma consideriamo ugualmente entrambe le lingue già in fase di progettazione dei materiali. Per dare un esempio attuale e per smentire le accuse di Alberto Scherniani su come il partito Levica abbia dimenticato di proteggere i più deboli per gli interessi personali miei e di altri membri del partito. Siamo stati noi che della Levica, e sottolineo che siamo stati gli unici, che in consiglio comunale abbiamo sostenuto la modifica del decreto sull'Università popolare e l'inserimento dell'obbligo dell'uso della lingua italiana, quando altri partiti, liste e rappresentanti del comune hanno sostenuto che ciò non era necessario. Siamo stati noi della Levica a far togliere l’approvazione del decreto menzionato del ordine del giorno del consiglio comunale di qualche mese fa, con la raccomandazione all’Ufficio per le attività sociali di apportare correzioni, che sono state segnalate solo da alcuni membri della Commissione per le nazionalità dell'consiglio comunale.
Questo per quanto riguarda il lavoro della sinistra e dei suoi membri, che non si permetterebbero mai di essere così vilmente incitati a dire falsità. Per tanto riteniamo che il Sig. Scheriani non sia all’altezza del ruolo che ricopre, né come presidente della CAN Costiera, né come preside di una scuola. Il suo atteggiamento e le sue parole espresse hanno molto più da dire su di lui, di quanto crediamo e certamente non in senso positivo."

L'inaugurazione della nuova sede, che si trova sull'angolo tra Via Župančič e Via Repič a Capodistria, si terrà venerdì 2 ottobre alle 17. (ld)

Foto: Radio Capodistria
Foto: Radio Capodistria