Una buona notizia per la scuola con lingua d'insegnamento italiana in Croazia. Nell'anno in cui si celebra il settimo centenario della morte di Dante, Zagabria amplia lo spettro delle competizioni scolastiche e inserisce accanto a tutte le altre discipline la sfida sull'italiano come lingua materna. L'iniziativa, che colma una lacuna, è il frutto di un impegno pluriennale che ha coinvolto in primis le due consulenti per la minoranza italiana presso l'Agenzia per l'educazione e la formazione della Repubblica di Croazia, Patrizia Pitacco e Gianfranca Šuran, chiamate stamane a presentare l'iniziativa nel corso di un incontro online cui ha portato il suo saluto anche la direttrice dell'Agenzia, Dubravka Brezak Stamać. Il via è pressoché immediato: la prima fase della gara, quella d'istituto, si svolgerà nella giornata di venerdì 12 febbraio, con la partecipazione di un numero imprecisato ma sicuramente molto alto di studenti, visto che tutte le scuole con lingua d'insegnamento italiana dell'Istria e di Fiume si sono iscritte alla competizione. Sono previste tre categorie: classi quarte e classi settime e ottave elementari e scuole superiori. Le prove, della durata di 90 minuti, verteranno su aspetti come la comprensione del testo, il lessico e la riflessione linguistica, mentre per i più piccoli ci sarà anche una prova d'ascolto. I ragazzi e le ragazze che avranno saputo dimostrare maggiore padronanza della nostra lingua accederanno alla finale, che si terrà - si spera in presenza - il 15 aprile.
Insieme alle competizioni, che hanno l'obiettivo di incentivare lo studio dell'italiano, sono stati presentati anche alcuni appuntamenti formativi per i docenti connazionali curati dall'Agenzia, il primo dei quali, un 'webinar' legato a doppio filo alle difficoltà del momento che stiamo vivendo, sarà in calendario il 19 febbraio e avrà come tema "La comunicazione quale abilità strategica nella gestione delle criticità". A testimonianza dell'interesse suscitato dalla proposta, sono non meno di 150 gli insegnanti che vi hanno aderito.
Ornella Rossetto