Un modo di incontrare gli elettori e di confrontarsi con loro. Primo appuntamento al Wine bar “Manzioli” di Isola. Presenti alcuni membri delle due Comunità.
La Presidente della Comunità degli italiani “Dante Alighieri” Amina Dudine, ha in apertura denunciato un episodio di intolleranza che l'ha vista protagonista in questi giorni perché parlava in italiano in un negozio di Isola. Una situazione, a detta dei presenti, che non rappresenta un’eccezione per la cittadina istriana e che mette in risalto la necessità di lavorare maggiormente sul bilinguismo. Tremul è intervenuto stigmatizzando il gesto e sottolineando la necessità di chiarire le modalità di applicazione dei diritti di bilinguismo. Da cambiare, secondo lui, anche l'interpretazione attuale delle autorità slovene che ora riconoscono il diritto di utilizzare l'italiano solo agli appartenenti alla CNI.
"Abbiamo lavorato poco", ha affermato, "per inserire le proprie persone nei posti chiave anche a livello ministeriale, in modo da avere in alcuni uffici persone che conoscano la nostra realtà e la nostra lingua". "Avere un italiano o un ungherese all’ufficio nazionalità " secondo Tremul "sarebbe importante".
Il Presidente della CAN, Marko Gregorič, ha invece messo in risalto la necessità di chiarire i criteri dell’iscrizione alle liste particolari sia in generale sia nei casi si vogliano iscrivere italiani residenti in loco ma che provengano da altre parti.
Su questo secondo il candidato capodistriano di dovrà lavorare, a partire da un'ottica di apertura. Alcuni presenti hanno anche parlato del problema della dispersione scolastica e del basso livello della lingua di alcuni docenti. Necessario, secondo Tremul, trovare una linea comune.
In conclusione la Dudine in riferimento al tema della toponomastica ha proposto di riportare Isola al suo nome all’originale, Isola d’Istria.