A due settimane dalla tournee nell'Alta Istria con tappe a Buie, Umago e Cittanova, l'ambasciatore Trichilo è tornato dunque in regione, area che -come ha fatto capire- conosce abbastanza, ma vuole conoscere meglio. Cordiale il colloquio con le autorità regionali, il governatore Boris Miletić, la vice Jessica Acquavita e l'assessore alle questioni minoritarie Tea Batel che hanno illustrato oltre all'impegno profuso nella collaborazione con enti ed istituzioni dell'Italia, le iniziative volte al mantenimento e alla valorizzazione della componente autoctona italiana. In questo contesto ribadita la volontà di operare affinché la lingua italiana torni ad essere studiata nelle scuole della maggioranza quale lingua dell'ambiente sociale. Impegno riconosciuto dal diplomatico, che ha ringraziato l'amministrazione regionale affermando che "anche l'Europa, identificata l'Istria per la sua multiculturalità e il plurilinguismo, per il rispetto delle tradizioni, e per il suo sguardo rivolto al futuro".
Come si diceva, l'ambasciatore Trichilo ha riservato invece la giornata di giovedì agli incontri con la componente italiana di Pola e i vertici della Comunità Nazionale. Dopo una visita al Cimitero della Marina, alla sede polese del Consolato onorario tappa in Comunità degli Italiani per colloquiare con i responsabili del sodalizio guidato da Tamara Brussich ma anche con i dirigenti delle scuole elementare e media superiore, dell'asilo e di altre istituzioni operanti in città. Dopo averli sentiti tutti Trichilo ha espresso grande soddisfazione per l'orgoglio con il quale viene vissuta l'italianità. "Siete una realtà di grandissima importanza e questo ruolo vi viene riconosciuto", ha detto l'ambasciatore ricordando la vicinanza ed il sostegno dell'Italia. Da segnalare infine che erano presenti all'incontro pure i vertici dell'Unione Italiana ed il deputato CNI al Sabor Furio Radin.
Lionella Pausin Acquavita