La Comunità degli italiani di Pirano, anche durante l’odierno dibattito elettorale, si conferma una delle realtà più vitali del contesto minoritario in Slovenia. Unica tra i quattro sodalizi vede, infatti, scontrarsi due liste complete per il Comune e la CAN, più tre autonomi per il seggio specifico e due per la Comunità autogestita.
In studio a rappresentare le liste “Quei giusti” e “Insieme se pol” i candidati al Consiglio comunale e CAN Andrea Bartole, Manuela Rojec e Nadia Zigante; la candidata indipendente al Comune e alla CAN Danijela Sorgo e il candidato alla CAN della lista “Semo de qua” Onelio Bernetič.
Bartole, Rojec e Zigante hanno fatto perno sulla loro esperienza all'interno del mondo comunitario, puntando su quelle che loro ritengono essere le loro competenze, che vorrebbero mettere a servizio di un ulteriore sviluppo della CNI.
L'esperienza fatta in Consiglio comunale e in CAN è la base anche della proposta della candidata indipendete Danijela Sorgo, che ha voluto sottolineare che, però, il suo impegno in politica non ha una storia molto lunga, rispetto ad alcuni degli altri candidati.
Questo perchè, uno dei cavalli di battaglia di Bernetič e della sua lista è proprio la critica al ricambio ai vertici minoritari, proponendosi come un’alternativa nuova non solo per nomi, ma anche per le caratteristiche dei propri candidati che proverrebbero dall’imprenditoria e dal privato mentre la lista rivale conta principalmente su persone provenienti dal mondo della scuola.
Nadia Zigante ha risposto rivendicando proprio l’appartenenza a questa realtà, che può essere a differenza di quello che pensa il suo avversario un vantaggio, visto che si tratta di un lavoro che permette di godere di tempo e mette continuamente a contatto con i giovani, sui quali tutti dicono di voler lavorare.
Il coinvolgimento dei giovani è, infatti, un tema ricorrente; ma come sottolineato da Bartole, Rojec e Sorgo devono anche essere inseriti gradualmente, facendo la cosiddetta gavetta.
Le attività sportive sarebbero secondo Bernetič una buona variante per avvicinare i ragazzi e le loro famiglie alla Comunità; alle quali attività sarebbe più facile partecipare se si potesse usufruire di spazi fuori da Pirano, creando una sede distaccata a Santa Lucia. Su questo si sono detti in linea generale tutti d'accordo, anche se la Rojec ha fatto presente alcuni problemi di ordine pratico, ai quali tutti hanno detto di essere intenzionati a trovare una soluzione, sebbene si tratti in realtà di un tema che riguarda più la Comunità che la CAN o il Consiglio comunale.