A Capodistria la ripresa delle lezioni universitarie porta con sé un'importante novità: l'attivazione, a Scienze della formazione, di un doppio corso di laurea in lingua italiana.
"Un primo effetto positivo della legge particolare nel campo dell'istruzione approvata dal parlamento sloveno a febbraio", commenta soddisfatto il presidente della Can costiera, Alberto Scheriani.
Matricole e aspiranti insegnanti nelle scuole in lingua italiana del territorio. C'erano anche loro, oggi, nel via vai del primo giorno del nuovo anno accademico all'Università del Litorale. Tutte ragazze. Alessia, diplomata al liceo Sema di Pirano, è una delle quattro studentesse che si sono iscritte al corso di laurea per maestri della scuola elementare. "È un desiderio che ho fin da piccola, perché mi piacciono i bambini", racconta. " E finalmente anche a Scienze della formazione c'è la possibilita di frequentare un corso di laurea in lingua italiana". "Ho sempre studiato in italiano e mi fa piacere continuare", spiega invece Ula, ex allieva del Carli di Capodistria.
Undici le matricole del nuovissimo corso di laurea in lingua italiana, attivato sempre a Scienze della formazione, che formerà le educatrici della scuola dell'infanzia.
Barbara, alle superiori, ha studiato da tecnico informatico (alla Pietro Coppo di Isola). Ora si cambia. "Mi piacerebbe lavorare in un asilo, possibilmente - dice - in un asilo italiano".
Ad accogliere le studentesse al loro debutto universitario, con la preside di Scienze della formazione Mara Cotič c'era oggi la direttrice del Dipartimento di Italianistica, Nives Zudič Antonič. I due corsi, appositamente pensati per le necessità delle scuole italiane del territorio, sono stati infatti progettati in tandem con la facoltà di Scienze umanistiche. I docenti saranno gli stessi di Italianistica. Un'iniziativa, il ripristino dopo lunga assenza di corsi di laurea per la formazione degli insegnanti impartiti in italiano, di cui la professoressa Zudič non manca di sottolineare i benefici a lungo termine sul piano della lingua, con "un miglioramento - si spera - nell'uso dell'italiano nelle scuole, e nell'attenzione dedicata all'aspetto linguistico".
Soddisfatto il presidente della Can costiera Alberto Scheriani, che parla di un giorno di festa e di importantissimo traguardo per la comunità nazionale italiana, "di un valore aggiunto per le nostre scuole, frutto di un lungo lavoro che ha impegnato le istituzioni minoritarie , i dirigenti scolastici, il deputato italiano al parlamento sloveno d'intesa con il Ministero", e insieme il primo effetto concreto della nuova legge particolare nel campo dell'istruzione approvata dal parlamento di Lubiana lo scorso febbraio.