In attesa dell'arrivo del commissario, che potrebbe essere nominato dal prefetto nelle prossime settimane, il consiglio direttivo sta analizzando i conti dell'Università popolare di Trieste. A breve tutto dovrebbe essere più chiaro, ma da quanto starebbe emergendo la crisi sarebbe causata più che altro da un dissesto formale, provocato da una cattiva gestione contabile. In sintesi, nessuna operazione illecita, ma imperizia nel gestire i conti. Il disavanzo così, alla fine, potrebbe essere molto minore rispetto alle speculazioni uscite sui giornali. In ogni modo a Trieste si sta lavorando per consegnare nelle mani del commissario una relazione completa.
Il dito, a questo punto, è puntato anche sui revisori, che hanno chiesto il commissariamento, ma che mai prima avrebbero segnalato problemi degni di nota. Intanto nei prossimi giorni dovrebbero venire formalizzate le dimissioni di Fabrizio Somma, che evidentemente vuole evitare di diventare il capro espiatorio, per una situazione di cui non si sente (il solo) responsabile. Il direttore generale, probabilmente resterà in carica fino a dicembre e poi tornerà all'Università di Trieste.