Ancora una volta dominante il tema del bilinguismo anche se non sono mancati gli spunti per un dibattito vivace e costruttivo. Il deputato Žiža ha esortato i presenti a parlare in italiano nella quotidianità, stimolare chi ci sta accanto ad usare la lingua italiana come veicolo di comunicazione. Tutt'altra faccenda la lingua scritta e l'applicazione o meglio la violazione del decreto sul bilinguismo. Chi non rispetta le regole va denunciato, ha sottolineato Žiža, è possibile farlo presso l'ispettorato comunale, ci sono anche le singole CAN e quella Costiera ed in ultima istanza l'ufficio del deputato che si farà carico di portare avanti la questione a livello nazionale.
Ai funzionari pubblici che operano sul territorio nazionalmente misto, nella maggior parte dei casi, spetta l'indennità di bilinguismo per la conoscenza della lingua italiana e sono perciò tenuti a parlarla, ancora Žiža che ha ricordato che lo stesso vale anche per i medici dell'Ospedale generale di Isola che dovrebbero, se richiesto, rilasciare le lettere di dimissioni del paziente in lingua italiana. Felice Žiža ha ricordato che sta lavorando ad un incontro con gli ispettorati comunali in materia di bilinguismo e che è sua intenzione presentare una proposta di legge per inserire anche la conoscenza della lingua e altri criteri nei bandi di concorso nella pubblica amministrazione sul territorio bilingue.
Lamentata da parte del pubblico la scarsa presenza della lingua italiana sul bollettino informativo ufficiale del Comune città di Capodistria, Žiža si è detto rammaricato per alcuni episodi poco piacevoli scatenati sui social nei confronti della presenza italiana sul territorio e all'opposizione che ancora persiste (ricordando la posa delle tabelle sugli antichi odonimi a Capodistria e le iniziative in ricordo a Nazario Sauro). Tra i quesiti posti il rilascio delle carte identità bilingui al di fuori del territorio nazionalmente misto, l'equipollenza dei titoli di studio e la collaborazione in campo culturale.
Lunedì primo ottobre Felice Žiža sarà a Casa Tartini di Pirano. (ld)