Foto: BoBo
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Il deputato CNI, Felice Ziza, conferma i contatti con Furio Radin e le informazioni secondo le quali il premier croato, Andrej Plenković, sarebbe in attesa di una richiesta ufficiale, un documento formale da parte di Lubiana e per quanto riguarda le priorità espresse dal suo omologo al Sabor di Zagabria dice: "Comprendo assolutamente il bisogno di tempo per portare avanti il tavolo tecnico o commissione mista italo-croata e condivido con lui questa urgenza. Se potessi aiutarlo lo farei volentieri, ma intanto spero che le cose possano essere risolte in tempi relativamente brevi". Ziza spiega inoltre che, per quanto riguarda l'accordo sloveno-croato, la tempistica non è stata scelta da lui e dice: "Per arrivare alla stipula di questa intesa che si rifà al Memorandum del ‘92, io sono legato alla volontà del governo sloveno. È da anni che noi stimoliamo l'esecutivo ad intraprendere questa strada però la luce verde ci è arrivata appena lo scorso maggio. Da allora io mi sono sentito più volte con l'onorevole Radin, e poiché successivamente le cose non si muovevano come prospettato dallo stesso governo, ci siamo dati da fare e abbiamo organizzato il tavolo tecnico di mercoledì scorso tra i rappresentanti di tutte le istituzioni della Comunità nazionale italiana. Adesso continueremo su questa via perché ho riscontrato una grande disponibilità di tutti, compresa quella del collega Radin che dice: ‘Fate mandare il documento del governo a Zagabria e poi vediamo’".
Ziza rileva inoltre che tutti i suoi passi sono concordati con la CAN Costiera e spiega: "Non vado mai avanti da solo, tutto il mio lavoro a livello di territorio è concordato con la costiera e le CAN comunali, un po' come Radin collabora sempre con l'Unione Italiana, ed è giusto così perché noi dobbiamo essere quel ponte tra territorio e governo, tra CNI e parlamento".
Egli ribadisce di comprendere la priorità di implementazione del Trattato italo-croato sulla tutela delle minoranze del 1996 e sottolinea: "Sono sicuro che al momento in cui i tempi saranno maturi, e spero lo siano tra qualche mese, ci sarà piena collaborazione. Noi, intanto, con la CAN Costiera organizzeremo un altro tavolo tecnico relativo all'accordo Slovenia-Italia. La prima riunione si farà tra il 10 e il 15 di marzo e quindi invieremo al governo di Lubiana le nostre richieste". Ziza sottolinea che l'Unione italiana parteciperà a tutti e due i tavoli, mentre c'è l'idea di invitare anche i rappresentanti degli esuli per avere, come dice, un quadro più ampio possibile della nostra realtà storica.
"Per quanto riguarda la futura intesa tra Lubiana e Zagabria voglio aggiungere che sarà giusto coinvolgere pure la comunità croata in Slovenia e quella slovena in Croazia in modo da non fare torto a nessuno e stimolare i governi a fare bene, ad essere attivi, inclusivi e concreti nella futura attuazione di quello che sarà scritto nei documenti", rileva ancora Ziza e conclude: "Per quanto riguarda l'Unione italiana è chiaro che ci deve essere in tutti e tre i trattati, perché l'UI è il filo rosso che unisce la CNI in Slovenia e Croazia ed è l'istituzione che ci rappresenta con l'Italia. D’altra parte, è chiaro che la CAN Costiera non può trovare spazio dell'accordo tra Italia e Croazia ma lo deve avere negli altri due ovvero in quello italo-sloveno e sloveno croato".