Il parlamentare ha detto di credere e sperare che la notizia sia stata messa in campo solo come un una forma di ricatto per cercare di ottenere, usando la comunità nazionale italiana, quello che non è si è riuscito ad avere per altre vie. Žiža ha precisato che lunedì scorso, durante un incontro al Ministero della cultura, al quale hanno partecipato anche il presidente della Comunità Autogestita Costiera, Alberto Scheriani il rappresentante della minoranza nel consiglio della RTV si Slovenia David Runco si sono ottenute garanzie “che ciò non potrà accadere”.
Žiža ha anche precisato che domani il direttore generale della RTV di Slovenia, Igor Kadunc dovrebbe incontrare l’ambasciatore italiano in Slovenia. “Proprio ieri con Scheriani abbiamo parlato con il rappresentante diplomatico italiano, lo abbiamo avvisato di quello che potrebbe succedere, mettendo le mani avanti. Adesso stiamo aspettando gli sviluppi”. Per Žiža l’assegnazione della frequenza di Radio Capodistria ad un'altra emittente della RTV di Slovenia sarebbe uno “scenario incredibile”. “E’ come - ha detto Žiža- se un giorno arrivasse qualcuno in una delle nostre scuole italiane e dicesse che siccome non c’è sufficiente spazio nelle scuole slovene i nostri alunni devono sloggiare per far posto ad una scuola della maggioranza”. Per Žiža se Radio Capodistria dovesse perdere la sua storica frequenza sarebbe un atto gravissimo sia nei confronti della Comunità nazionale italiana sia nei confronti dell’Italia ed ha concluso che è "inimmaginabile che possa accadere”.
Stefano Lusa