Mentre si è in attesa dell’aggiornamento dei dati sul coronavirus in Croazia che sarà esposto alle 14.00 dal comando di crisi nazionale, l’opinione pubblica del paese segue con attenzione l’evolversi dello stato di salute di un bambino di 4 mesi della località di Nuštar in Slavonia, contagiata dalla madre risultata positiva. Le loro condizioni vengono definite buone. In totale nel paese i contagiati sono 1.182 sua quasi 11.000 tamponi. Sono 15 i decessi, l’ultima vittima è un 88.enne di Zara. In Istria, come reso noto stamane dal comando regionale della protezione civile, nessun nuovo contagio su 13 tamponi mentre i guariti sono 11. E il suo comandante Dino Kozlevac, si è unito alla richiesta dei sindaci istriani di permettere la libera circolazione delle persone all’interno degli ex comuni sul territorio, che una volta erano 9 dunque molto più grandi delle attuali 41 autonomie locali. L’attuale limitazione all’interno dei comuni e città di residenza si dice, sta creando inutili e ingiustificati disagi alla cittadinanza oltre al superlavoro della polizia in termini di controlli. A proposito degli effetti economici, l’opposizione politica rinfaccia al governo ritardi nel varo delle misure di salvezza, ricordando che sono gia’ andati perdi 20.000 di lavoro mentre ne sono in bilico sui 400.000. E mentre il turismo e la ristorazione sono in ginocchio, fioriscono la produzione e il commercio di generi alimentari nonché per la pulizia e l’igiene personale e il business del momento sembra la vendita porta a porta.
Valmer Cusma