Prima domenica con limitazioni di presenze anche nelle Chiese della Croazia provvedimento che rientra nel pacchetto di misure anti-epidemia entrato in vigore da poco più di ventiquattro ore. Per messe e funzioni religiose le limitazioni stabilite sono quelle che interessano gli eventi pubblici e che acconsentono la presenza di massimo 25 persone. " Una decisione che va rispettata" dicono le autorità ecclesiastiche che invitano i fedeli a adeguarsi alla situazione. "Situazione che non va drammatizzata e non va relativizzarla ma che bisogna affrontare con responsabilità e solidarietà per il bene di tutti" ha affermato nei giorni scorsi il cardinale Josip Bozanić .
La nuova restrizione arriva in un periodo particolarmente importante per il mondo cattolico quello dell'Avvento che prepara al Natale ovvero alla festa più sentita tra cristiani, e anche perciò sono in fase di definizione alcune soluzioni ed alternative quali lo svolgimento di un maggior numero di messe, la loro diffusione on line mentre si stanno ultimando i protocolli relativi alla benedizione delle case e ad alcuni sacramenti quali l' unzione dei malati.
"Si spera che non si ripeta quanto avvenuto a Pasqua con le celebrazioni a Chiese vuote" dicono i fedeli che hanno accolto con rassegnazione le nuove disposizioni. "Misure che vanno rispettate per il bene generale nella speranza che questo difficile momento passi quanto prima" affermano aggiungendo che del resto ci si è già abituati alle norme igieniche e sanitarie che sono in vigore ormai da mesi, quali mascherine, distanziamento sociale, disinfezioni di mani e numero di presenti stabilito in base alla grandezza della Chiesa. Tanti comunque hanno da ridire sul numero di presenze acconsentito e sperano che possa venir rivisto perché dicono "25 persone possono essere tante per una chiesa piccola, ma sono poche per un Duomo, una Basilica o Cattedrale".
(lpa)