Opposizione compatta nel contestare la proposta di legge che favorirebbe un caos totale. “La ridefinizione delle circoscrizioni elettorali, con il passaggio arbitrario di alcune aree e autonomie locali da un distretto all’altro va a dividere in modo innaturale le Contee e non rispetta i confini amministrativi”, si è sentito dire ieri al Sabor dove i deputati, anche in base alla loro provenienza territoriale, hanno evidenziato tutta una serie di illogicità. “Com’è possibile che l’isola di Solta a due passi da Spalato si ritrovi nella circoscrizione di Knin oppure la continentale Petrinja e l’isola di Pago siano nello stesso distretto elettorale”, sono solo alcuni degli esempi emersi nella discussione. Insoddisfatti pure i parlamentari della Dieta Democratica Istriana. “Oltre che a non aver riparato ad un’ingiustizia storica e riassegnato Klana, Viškovo e Castua all’ottava circoscrizione ora ci viene portata via anche Mattuglie che geograficamente, culturalmente e storicamente appartiene all’Istria”, ha affermato Emil Daus ed ha aggiunto: “Compensare questi tagli includendo nell’ottavo distretto Novi Vinodolski e Buccari è pura manipolazione, ingegneria elettorale”.
Dello stesso parere il presidente DDI Dalibor Paus e quello dell’Alleanza litoraneo -montana Darijo Vasilić che in una conferenza stampa convocata proprio a Zagabria hanno ricordato che i due comuni in questione sono guidati da sindaci HDZ, espressione della maggioranza governativa contrariamente a Mattuglie che tradizionalmente vota per il centro-sinistra. I termini stabiliti dalla Corte Costituzionale parlano chiaro e ci sono pochi giorni per accogliere una nuova normativa, ma la Dieta come pure altri partiti dell’opposizione sono pronti - una volta archiviate le parlamentari - a rivedere la legislazione elettorale che non può nascere nel laboratorio accadizeta, ma necessita di un ampio dibattito e consenso. Da rilevare infine che la nuova proposta di Legge mantiene 12 circoscrizioni elettorali: dieci eleggono ciascuna 14 deputati mentre l’ undicesima e la dodicesima sono riservate alle minoranze nazionali che ne scelgono 8 e alla diaspora che ha diritto a 3 rappresentanti. (lpa)