Continue scosse e forte freddo stanno caratterizzando queste giornate nell' area terremotata della Banija. La popolazione ormai rassegnata sembra essersi quasi abituata alle prime, mentre ci si sta organizzando anche per combattere il freddo con l’accoglienza in strutture sicure o abitazioni temporanee. A Sisak, Petrinja e Glina stanno nascendo villaggi container. All' incirca 550 quelli arrivati per vie ufficiali altri sono stati donati da enti, associazioni e privati direttamente alle persone rimaste senza casa e collocate in prossimità delle loro proprietà. Nell' area si continuano a sanare i danni ma ogni nuova scossa ne provoca nuovi. Sono più di 34 mila e 300 le denunce di danni agli edifici e finora ne sono state controllate più o meno la metà. Tra queste almeno 2 mila e 500 sono completamente inutilizzabili altre 4 mila sono state definiti temporaneamente inutilizzabili e poi ci sono via via quelle con danni minori. In pratica all' incirca solo 5 mila abitazioni tra quelle controllate risultano abitabili. Ma le testimonianze dai luoghi colpiti parlano di numerose persone che a tre settimane dal sisma continuano a dormire in macchina per paura di nuove forti scosse. La questione della ricostruzione sarà discussa dal parlamento, ma ha tenuto banco anche all' apertura dei lavori con numerose interpellanze inerenti agli aiuti e alla ricostruzione.
Lionella Pausin Acquavita