Il Premier croato, Andrej Plenković, ha invitato tutti i cittadini a rispettare le misure epidemiologiche adottate dal governo. "La situazione attuale è certamente la più difficile dall'inizio dell'epidemia - ha detto alla riunione di Governo - e abbiamo tutti la responsabilità di fare il possibile per porre un freno all'incremento dei contagi il prima possibile". Plenković ha sottolineato che le misure adottate dall'esecutivo due settimane fa hanno notevolmente rallentato la diffusione dell'epidemia e che la situazione in Croazia non è così grave come in altri paesi, ma permane pesante, e ricordato che cinque contee stanno attualmente attuando misure più rigorose di quelle stabilite a livello nazionale. Plenković ha rivolto quindi un appello - "Se desideriamo evitare un ulteriore inasprimento delle misure, l'unica soluzione è una maggiore responsabilità personale. Riusciremo a raggiungere questo obiettivo solo attraverso sforzi congiunti, osservando scrupolosamente le attuali misure e con comportamenti responsabili - ha detto il premier e concluso - la distanza fisica e l'uso delle mascherine nella lotta al virus non sono sacrifici paragonabili all'impegno, l'abnegazione espressa in ogni singolo momento da medici, infermieri e personale sanitario".
In Croazia nelle ultime 24 ore si segnalano 3.056 nuovi contagi a fronte di 9.417 test effettuati. Si ravvisano 43 decessi riconducibili al Covid, si tratta del numero più alto dall'inizio della pandemia nel vicino Paese, che porta il totale a 968. I casi attivi sono 16.746. Negli ospedali sono ricoverati 1.620 pazienti dei quali 175 necessitano del respiratore polmonare. È il nuovo bollettino fornito dal ministro della salute, Vili Beroš.
Resta alto il numero dei nuovi contagi nella regione litoraneo-montana, 212, mentre 4 persone hanno perso la vita nell'ospedale di Fiume. Alto pure il numero dei nuovi postivi nella regione istriana, 75 nelle ultime 24 ore a fronte di 399 test del tampone processati. La maggior parte dei positivi è emersa dalle persone poste in isolamento fiduciario. Intanto il numero uno della Protezione civile della contea, Dino Kozlevac, ha lasciato l'ospedale di Pola e ed è affidato alle cure domiciliari. Kozlevac era stato ricoverato domenica scorsa per problemi respiratori. Durante la sua degenza in ospedale, è stato testato due volte ed è risultato sempre negativo. Aveva una lieve polmonite ed era notevolmente affaticato.
Corrado Cimador