Il primo vero test per le strutture viarie, dopo l'adesione del paese all'area Schengen, arriva in questi giorni che segnano la fine delle festività natalizie e di fine anno. In Croazia, l'Epifania è stata giornata non lavorativa che ha chiuso ponti ed eventuali giornate libere di molti cittadini mentre il 7 si è celebrato il Natale ortodosso che è stato giorno di festa in Serbia. Da qui il forte flusso di traffico automobilistico lungo le viarie settentrionali del paese e lungo i valichi con Serbia, Bosnia Erzegovina e Montenegro che dal primo gennaio scorso sono i confini esterni dell'Unione europea. I giornali riportano le testimonianze registrate a quello di Bajakovo con la Serbia dove di parla di automobilisti indispettiti per le ore ed ore d' attesa. Si tratta per lo più di emigrati che hanno trascorso le festività con i parenti e ora tornano nei luoghi di residenza e lavoro. Incolonnamenti pure nel tratto finale della A3 quella che porta all' ormai ex confine croato sloveno di Bregane-Obrežje, dove si registrano attese per il pagamento del pedaggio. Una situazione che conferma l'allarme lanciato ormai da tempo dai gestori delle autostrade e dalle competenti autorità che stanno vagliando una serie di soluzioni per evitare il caos nei mesi estivi. Improponibile- vista la specificità della rete croata - un bollino elettronico, simile alla vignetta slovena, si pensa di più a un conto prepagato dal quale sarà detratta la tariffa in base al percorso effettuato. "Una soluzione che richiede almeno 12 mesi" ha fatto capire il ministro croato ai trasporti e infrastruttura Oleg Butković che però pensa di adottare dei modelli provvisori almeno per quei caselli autostradali vicini alle ex frontiere croato-slovene. Quelli in prossimità di Rupa-Pasjak nel fiumano e di Bregane-Obrežje potrebbero addirittura venir aboliti con l'opzione temporanea di alcuni tratti autostradali gratuiti. Nulla ha detto- il ministro- per quanto riguarda l'entrata occidentale dell'Ipsilon istriana, che dista - ricordiamo- solo un chilometro e mezzo dagli ex valichi di Sicciole-Plovania e Dragogna-Castelvenere.
Lionella Pausin Acquavita