Mentre si stanno vagliando le misure per far fronte alla crisi che inizialmente investirà alcuni settori, ma che a lungo termine andrà a colpire tutto il sistema economico già provato dal lockdown primaverile, già protestano per la nuova chiusura i proprietari di bar e ristoranti, quelli di palestre e centri fitness e altri servizi interessati dalla nuova stangata. "L'imperativo è quello di tutelare la salute dei cittadini, alleggerire la pressione sul sistema sanitario e fare in modo che l'economia non si fermi del tutto" affermano le autorità chiedendo responsabilità, sacrificio e pazienza. "Inutile fare previsioni, in tre settimane riusciremo a capire il trend" dicono gli esperti tra i quali è percepibile pessimismo. "Non ci attendiamo miracoli e tre settimane sono poche per migliorare il quadro epidemiologico visto l'alto numero di contagi, ma sarebbe già positivo riuscire a bloccare la catena delle infezioni" affermano. Annunciati maggiori e più rigorosi controlli sul rispetto delle norme anticontagio. "Protezione civile, ispettori e polizia saranno più visibili di quanto lo sono stati finora" ha affermato il capo dell'Unità di crisi e ministro degli interni Božinović che ha annunciato la possibile modifica della Legge sulla tutela della popolazione dalle malattie infettive con l'inclusione di sanzioni per gli eventuali trasgressori della normativa. Intanto alcune Contee come quella zagabrese e quella litoaneo montana hanno deciso di passare alle lezioni on-line per le Scuole medie superori, alle elementari - che sono in gran parte fondate dai comuni - si continuerà a lavorare per il momento e, salvo eccezioni, con il modello A e dunque lezioni in classe mentre è quasi certo il prolungamento di una settimana delle vacanze di Natale e fine anno.
Lionella Pausin Acquavita
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