I terremoti del 28 e 29 dicembre scorso che hanno colpito la regione croata della Banovina hanno provocato danni per oltre 5 miliardi di euro, cifra equivalente al 10 % del prodotto interno lordo. Un tanto risulta dalla stima effettuata dagli esperti della Banca mondiale in collaborazione con i Ministeri dell'edilizia nonché' dello sviluppo regionale e dei fondi europei. Su quasi 38 mila costruzioni danneggiate, di cui il 62 % case d'abitazione, oltre 4 mila non si possono recuperare, quindi verranno rase al suolo. Commentando i dati, il vicepremier Tomo Medved si è detto fiducioso che la Croazia riceverà dal Fondo europeo di solidarietà più dei 300 milioni di euro preventivati da usare per l'opera di ricostruzione. I danni nella Banovina, per la precisione nelle regioni di Zagabria, di Karlovac e di Sisak e della Moslavina, sono comunque meno della meta' di quelli causati dal sisma che il 22 marzo scorso aveva colpito la capitale croata, pari a 11,6 miliardi di euro. Sulla cifra hanno influito vari fattori come la maggiore densità della popolazione a Zagabria rispetto alle aree rurali e la differenza del costo degli immobili ,molto più cari nella capitale rispetto a Petrinja, Glina e Sisak. Sommando i danni dei terremoti si arriva alla ragguardevole cifra di circa 16,6 miliardi di euro, non tanto meno rispetto al bilancio annuale dello stato. In altri termini equivalgono al 32 percento del PIL nazionale.
Valmer Cusma