“Non siete soli“. Questo il messaggio del commissario europeo alle emergenze Janez Lenarčić ai terremotati, ma anche al governo croato. Prima a Zagabria e in seguito a Petrinja dove si è reso conto di persona dei danni causati dal sisma, Lenarčić ha assicurato il sostegno e l’aiuto dell’Unione europea. “Oggi vanno aiutati e sistemati quelli che sono rimasti senza un tetto, ma già nei prossimi andranno stabiliti gli interventi per rimettere in piedi questa terra così duramente colpita", ha affermato il commissario UE aggiungendo che già una quindicina di stati europei con in prima fila l’ Italia, ma anche la Turchia hanno dato disponibilità di aiuto e attivato i meccanismi per l’invio di strutture per l’accoglienza temporanea e di generi di prima necessita. Prosegue il ponte con la Slovenia – avviato poche ore dopo il sisma- che continua a far arrivare container abitativi. “Questa è stata una delle prime richieste ora stiamo ancora valutando le reali esigenze e necessità” ha confermato il ministro degli interni Božinović ringraziando per la solidarietà dimostrata da tutti. Aiuti in varie forme oltre che dalla Slovenia stanno giungendo da tutta l’area dell’ex Jugoslavia: Macedonia, Montenegro e Serbia. Quest’ultima ha già stanziato un milione di euro per le aree colpite mentre i belgradesi si sono riuniti dinanzi all’ambasciata croata per esprimere appoggio e affetto. Degna di nota però la grande partecipazione di tutta la cittadinanza croata. A parte il grande numero di volontari accorsi per dare una mano a Petrinja e dintorni, come abbiamo già riferito in pratica non c’è comune, ente, associazione, azienda o impresa che non abbia avviato una raccolta di aiuti. Dall’Istria partito un convoglio con roulottes, coperte, cibo e medicinali mentre sono numerosi i privati e gli alberghi che hanno dato disponibilità ad accogliere gli sfollati.
(lpa)