Alla fine, il premier Andrej Plenković non è riuscito a racimolare i 101 voti necessari - ovvero la maggioranza dei due terzi di tutti i deputati del Sabor - per l'approvazione della delibera sulla partecipazione della Croazia alla missione europea di addestramento dei militari ucraini. A favore dell'inclusione croata nella missione EUMAM Ucraina hanno votato 97 deputati, mentre 10 si sono espressi contro. Inutilmente il premier Plenković ha avvertito che il voto sulla missione significava compiere una scelta tra l'Ucraina e il regime di Vladimir Putin. Tra le file della maggioranza di governo non vi sono state defaillance, ma l'opposizione sia di sinistra che di destra è rimasta profondamente divisa.
Il primo ministro è apparso chiaramente amareggiato per l'esito del voto parlamentare e ha affermato che la votazione ha tracciato una linea divisoria tra "coloro che difendono gli interessi nazionali e i vigliacchi e i nanerottoli politici". (red)
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