“Abbiamo scelto la Brodosplit di Spalato quale nostro partner strategico poiché la sua offerta soddisfa al massimo i criteri che abbiamo posto”. Lo ha affermato il presidente della direzione del Gruppo Uljanik, Emil Bulić, citando la disponibilità della Brodosplit ad elaborare insieme il prima possibile il piano di ristrutturazione aziendale, a elaborare il piano di sostenibilità dei cantieri polese e fiumano incluso il piano delle risorse umane. ''Avevamo preso in considerazione anche l'offerta del gruppo australiano Scenic'', ha aggiunto, senza però citare le altre quiattro pervenute.
Bulić non ha voluto rilasciare commenti sulle voci secondo cui il partner strategico dovrebbe tirar fuori dalle tasche 1,4 miliardi di euro per l'attuazione del famoso piano di ristrutturazione. La cifra, secondo fonti ufficiose, grosso modo corrisponde alle perdite finanziarie del Gruppo Uljanik. Comunque, il titolare della Brodosplit, Tomislav Debeljak, ha dichiarato alla stampa croata che lui è il partner per il futuro del Gruppo Uljanik e non del passato, per cui non intende appianare i vecchi debiti come neppure versare le paghe arretrate ai cantierini. Ora ci si attende che i cantierini di Pola riprendano la costruzione della nave draga per un armatore olandese, ma non si sa se lo faranno visto che attendono di intascare le paghe complete per gli ultimi quattro mesi dell'anno scorso. Certo la consegna dell’unità porterebbe un po' di denaro in cassa. E poi rimane l'incognita se saranno in grado di farlo visto che dall'inizio della crisi a questa parte se ne sono andati 1.700 lavoratori, incluso il cantiere fiumano 3 maggio.
Valmer Cusma