Sta per concretizzarsi il vecchio desiderio e auspicio dell' Associazione dei datori di lavoro della Croazia di aumentare la pressione fiscale sui 100 mila affittacamere privati del paese che con i loro oltre 600 mila posti letto sono diventati un concorrente piuttosto scomodo per gli alberghi e i campeggiatori. In virtù della forte impennata del settore degli ultimi anni, gli affittacamere privati ora hanno in mano oltre il 50 percento delle capacità ricettive nel paese con un giro d'affari annuo di quasi due miliardi di euro. Pertanto ci sarebbe spazio di manovra sufficiente per rastrellare un bel po' di euro con cui rimpinguare le casse dello stato. E nella riforma fiscale definita dal governo che prossimamente verrà inoltrata al parlamento è prevista una nuova imposta a carico della categoria: quella sul possesso dell'immobile destinato all' uso turistico. Questa andrà da 0,6 a 5 euro il metro quadrato e l'importo esatto verrà definito dalle autonomie locali, a ogni modo il tetto massimo sarà di 250 euro all'anno. Al momento il carico fiscale riguarda solo i posti letto. Ovviamente i diretti interessati non vedono di buon occhio la nuova legge. La presidente dell'associazione delle Case per le vacanze Barbara Marković ha annunciato che prenderà posizione in merito la settimana prossima.
Valmer Cusma
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