Per i sindaci delle 10 citta' istriane non sarebbero reali i primi dati del censimento 2021 secondo cui nella regione rispetto al 2011 mancano all'appello circa 12 mila abitanti. Il dubbio e' alimentato dal continuo aumento dei bambini iscritti negli asili e nelle scuole. E' opinione comune che il rilevamento sarebbe stato molto lacunoso e superficiale. Dai primi dati del censimento 2021 diffusi dall'Istituto Nazionale di Statistica risulta che in Istria ci sono circa 195.000 abitanti, oltre 12 mila in meno rispetto al rilevamento del 2011. Il calo della popolazione di quasi il 10 percento a livello nazionale, dunque non ha risparmiato l'Istria e nello specifico tutte le sue 10 citta'. I sindaci della penisola pero' esprimono forti dubbi che i risultati siano fedeli alla realta'. Rovigno ha perso un migliaio di abitanti, scendendo a quota 13.039. Per il sindaco Marko Paliaga sono dati da prendere con la massima riserva. "L'altr'anno" ha dichiarato al Glas Istre "il numero degli elettori per il voto amministrativo locale era di 13.334, superiore al numero di abitanti. Pertanto" ha concluso "qualcosa non quadra, visto che al censimento vengono rilevati anche i minorenni, non inclusi sugli elenchi elettorali". E veniamo a Umago,dove gli abitanti sono sotto 13 mila, con il calo del 5,2 percento. Secondo il sindaco Vili Bassanese il dato non e' reale, in quanto non sarebbero stati censiti tutti gli abitanti. "Si e' ripetuta la situazione del 2011" dice Bassanese "quando per far fronte alla lacuna avevamo richiesto e ottenuto il prolungamento del censimento". Per Bassanese e' molto piu' indicativo l'aumento delle nascite nonche' dei bambini iscritti all'asilo e alla scuola elementare. Sulla stessa linea di pensiero il sindaco di Cittanova Anteo Milos. Calo demografico del 4,3% anche a Dignano dove il sindaco Edi Pastrovicchio esprime perplessita' per il fatto che in 10 anni il numero degli alloggi sul territorio e' triplicato mentre e' in forte crescita la costruzione di case nuove e seconde case.
Valmer Cusma