Karl Nahammer sconfessa le recenti dichiarazioni del suo ministro agli interni Gerhard Karner e afferma senza mezzi termini che la Croazia è pronta ad entrare nell'area Schengen. "Desidero congratularmi per l'adesione all'eurozona e al contempo posso affermare che i nostri problemi legati all'immigrazione clandestina non sono collegati al vostro paese" ha detto il capo del governo austriaco riferendosi alla grande pressione migratoria a cui il paese è sottoposto - come ha spiegato- dal 2015 in qua. "Si tratta di migranti che non sono registrati nei paesi d'ingresso e che raggiungono i nostri confini attraversando Serbia e Ungheria e ancora prima Bulgaria e Romania" ha affermato Nehammer secondo il quale non sarà possibile votare in pacchetto l'allargamento di Schengen ai tre nuovi membri, bensì bisognerà separare Zagabria da Sofia e Bucarest. Il cancelliere austriaco si è dichiarato convinto - inoltre- della necessità di cambiare il sistema di accoglienza e rafforzare i confini esterni dell'UE onde permettere la libera circolazione nell'area prescritta. Soddisfatto il premier croato che -come ha detto- capisce e condivide i timori austriaci. "Rispettiamo i criteri e, come ho spiegato, siamo pronti a soddisfare tutte le aspettative nel controllo della frontiera esterna dell'Unione europea" ha affermato Plenković che al termine della tappa zagabrese accompagnerà l'ospite austriaco sull'isola di Veglia per una visita al rigassificatore di Omišalj -Castelmuschio.
(lpa)