Anche la stagione turistica 2021 è stata segnata dalla pandemia, tuttavia in misura molto minore che quella del 2020. Lo dicono le valutazioni di fine anno effettuate dalla Banca nazionale, riportate da diversi portali croati. Ebbene si calcola che a conti fatti si chiuderà l'anno con oltre 9 miliardi di euro portati in cassa dal turismo, un risultato equivalente all'87% di quello relativo all'annata record del 2019 che era stato di 10,5 miliardi. Addirittura, nei mesi di punta, vale a dire luglio, agosto e in parte settembre è stato introitato il 2% in più, per la precisione 6,6 miliardi di euro. Nello stesso trimestre l'ammontare degli scontrini emessi nel settore della ristorazione ha superato di ben il 15% quello relativo al 2019.Tale risultato finanziario- come dicono gli analisti della Banca nazionale – è l'effetto dei maggiori consumi da parte dei villeggianti stranieri. Però le previsioni per il 2022 non sono troppo ottimistiche poiché', la normalizzazione della situazione riguardo la pandemia, a patto ovviamente che avvenga, renderà nuovamente più concorrenziali le destinazioni turistiche più lontane. Un grande rischio del turismo croato è la carenza di manodopera nel settore. Tuttavia, il governatore della Banca nazionale Boris Vujčić si dice ottimista e annuncia una stagione 2022 migliore di quella scorsa.
Valmer Cusma