“Non posso confermare l’istituzione di una zona di pesca comune ma posso però dire che stiamo trattando per arrivare ad una intesa che soddisfi entrambi le parti” ha affermato il capo diplomazia croato Gordan Grlić Radman sottolineando l’ottimo clima nelle relazioni sloveno-croate. “Dal periodo in cui la questione- confine suscitava divisioni e controversie siamo arrivati a quello della consapevolezza sulla necessità di trovarne una soluzione e arrivare gradualmente all’ applicazione della sentenza arbitrale” ha aggiunto il ministro degli esteri sloveno Anže Logar secondo il quale però
parlare di un accordo temporaneo sulla pesca - in questa fase- non è terminologicamente giusto. “Stiamo armonizzando le possibili soluzioni, consapevoli che il problema deve venir risolto e che la politica delle sanzioni e delle multe è sbagliata” ha aggiunto Logar. Rispondendo alle critiche che lo hanno investito in questi giorni ha detto: “Il fatto che la questione non sia stata discussa in sede di comitato esteri conferma che l’accordo non ha ancora una forma tale da venir presentato in Parlamento”. Egli ha inoltre sottolineato che in nessun caso e mai il documento potrà pregiudicare l’arbitrato sul confine.
Per quanto riguarda la Trilaterale i ministri Grlić Radman, Logar e Luigi di Maio hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta nella quale si esprime solidarietà all’ Ucraina e si invita l’UE a adottare nuove sanzioni contro la Russia. Nella dichiarazione viene inoltre riconfermato l’impegno dei tre paesi ad operare congiuntamente per lo sviluppo e la crescita dell’Alto Adriatico. Oltre che a giudicare positivamente i progetti avviati finora sono state individuate nuove iniziative nei tre settori chiave: collegamenti, tutela del mare ed economia blu. Per quanto riguarda il primo, che è di competenza slovena un invito all’ Associazione dei porti del Nord Adriatico (NAPA) a potenziare la collaborazione del trasporto merci e a migliorare i servizi infrastrutturali mentre a livello di Trilaterale ci si impegnerà per potenziare i collegamenti stradali e ferroviari tra Trieste, Capodistria e Fiume. Nel campo dell’economia blu, coordinato dall’ Italia, i ministri esploreranno le vie per la creazione di un rapporto di partnership tra industria e mondo accademico mentre nel settore della tutela ambientale, guidato dalla Croazia, confermata la disponibilità di tutte e tre le parti a proseguire nello scambio di informazioni che rientrano nella strategia UE per la biodiversità. In un periodo di crisi nella fornitura di risorse energetiche i tre capi diplomazia hanno fatto emergere l’urgente necessità di diversificare le fonti ed in questo contesto Grlić Radman è tornato a ricordare la disponibilità di Zagabria a partecipare alla costruzione del secondo blocco della Centrale nucleare di Krško, dell’ampliamento del gasdotto Lučko-Zabok-Rogatec e della necessità di incrementare le ricerche di gas in Adriatico.
Lionella Pausin Acquavita