In allerta - ora - l'area di Osijek e della Baranja, nella parte nord-orientale del paese. L'afflusso d'acqua del fiume Drava ha superato i limiti ma per il momento sembra che non ci siano grandi difficoltà e grossi danni. "Ci sono state inondazioni che hanno interessato campi e coltivazioni, ma che non hanno messo in pericolo case e abitati", raccontano i responsabili della protezione civile. Nella zona, rimane tagliata fuori solo l'isoletta di Križnica, verso la quale ormai da 5 giorni sono stati interrotti i collegamenti. "Il traghetto fluviale riprenderà a transitare non appena le condizioni lo permetteranno", fanno sapere nell'area dove l'unico contatto con la terraferma è un ponte pedonale sospeso che gli isolani possono raggiungere soltanto con imbarcazioni. "A evitare un'emergenza maggiore è stata l'esperienza delle catastrofiche inondazioni del 2014", dicono gli esperti riferendosi alle migliorie apportate nel sistema anti-alluvionale. Cambiamenti ai quali si affida pure la Contea di Osijek e della Baranja, che attende nelle prossime ore l'arrivo della piena. Previsti livelli massimi, ma le unità operative regionali e quelle dei comuni e città interessate - fanno sapere- di essere preparate ad affrontare la situazione. Rientrato intanto l'allarme nelle zone attraversate dal fiume Sava che registra una normalizzazione. L'attenzione rimane rivolta tutta - però - alle previsioni meteorologiche che purtroppo non annunciano nulla di buono.
(lpa)