Le richieste per il rilascio di permessi a cittadini di paesi extraeuropei arrivate da Pola sono il doppio di quelle giunte da Zagabria e addirittura sei volte in più di quelle arrivate da Spalato. Ben 4.900 le applicazioni arrivate dalla penisola, seguita da Fiume che ne ha 400 in meno e quindi Zagabria con 2.400 e Spalato con solo 760 domande. Numeri che sicuramente sono destinati ad aumentare con la prospettiva di una stagione turistica migliore di quella dell’anno scorso, ma che comunque indicano un trend negativo rispetto allo stesso periodo del 2020 quando il numero complessivo dei permessi era superiore di 700, per non dire del 2019 con 7.000 autorizzazioni in più.
Da ricordare inoltre che da qualche mese ci sono nuove regole. Abrogate le quote emesse dal governo, il mercato del lavoro per cittadini stranieri è stato in parte liberalizzato specie per le professioni deficitarie. Prima di emettere il permesso il Ministero degli interni deve comunque ottenere parere favorevole dell’istituto nazionale per il collocamento che verifica le condizioni del datore di lavoro; questo non deve avere inadempienze nei confronti dello stato e deve registrare tra i dipendenti almeno un quarto di cittadini croati o di Paesi europei. Perciò oltre che ai permessi rilasciati ce ne sono all’incirca altri 3.000 che sono stati sospesi o respinti.
Lionella Pausin Acquavita
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