Il 29 dicembre del 2020 un terremoto di 6.2 gradi Richter, aveva devastato la Regione di Sisak e della Moslavina, colpendo soprattutto la città di Petrinja, praticamente rasa al suolo. Il sisma aveva provocato 7 vittime e danneggiato o distrutto 40 mila abitazioni. Nella ricorrenza del primo anniversario del sisma il premier Andrej Plenković ha voluto visitare l'area terremotata, ma ha avuto un'accoglienza tutt'altro che amichevole. Centinaia di persone insoddisfatte dell'eccessiva lentezza con cui procede la ricostruzione, lo ha atteso dinanzi alla chiesa di Petrinja subissandolo di fischi e scandendo slogan contro il governo. Qualcuno gli ha lanciato una palla di neve. Un'atmosfera molto calda dunque e una situazione a dir poco complicata che il servizio di sicurezza è riuscito comunque a tenere sotto controllo. "E' sicuramente lecito protestare" ha dichiarato Plenković. "Da parte mia posso solo promettere che accelereremo la ricostruzione" ha aggiunto. Dopo la messa il premier ha fatto visita alle famiglie ancora sistemate nei container.
Valmer Cusma