"I benefici del vaccino superano i rischi che vi si collegano" il premier croato Plenković fa propria la posizione dell'Istituto nazionale della salute pubblica e della Halmed, l'agenzia croata per i medicinali e conferma che si continuerà con la somministrazione del farmaco di AstraZeneca. La Croazia ha ordinato il maggior numero di dosi proprio di questo vaccino ma - a detta del capo del governo - non perché a minor prezzo di quelli di Pfizer o Moderna poiché i prezzi sono stati concordati tra le compagnie farmaceutiche e la Commissione europea. "Il fatto che il primo costi un euro e 70 e gli altri 16 o 17 euro non dimostra differenze nella qualità che possono venir dimostrate solo dalle istituzioni competenti" ha affermato Plenković sottolineando di essere in trattative pure per lo Sputnik ma di essere in attesa della documentazione tecnica sul vaccino russo.
Intanto nel paese va scemando la fiducia nelle vaccinazioni specie quelle con l'AstraZeneca. A Zagabria dove martedì è iniziata nelle strutture della Fiera campionaria la somministrazione di massa proprio con questo medicinale delle 500 persone in lista, si sono presentate una novantina; ieri all'incirca 800 sulle mille 500. Migliore la situazione a Fiume dove in un solo giorno hanno aderito alla vaccinazione con AstraZeneca più di mille e 400 persone, dunque molte più che nella capitale, complice forse pure l'alto numero di casi giornalieri che viene registrato nella Regione Litoraneo montana con oltre 3mila casi attivi e dove pure oggi si segnalano 5 decessi e 428 nuovi positivi, il 34 per cento dei mille 264 tamponi processati. Ritornando alla campagna vaccinale il ministro alla salute Villi Beroš annuncia maggiore flessibilità e già dalla prossima settimana i rinunciatari potrebbero venir sostituiti da categorie rientranti nelle fasce di età più giovani.
Intanto nel paese sale il numero dei morti e dei nuovi contagi. Nelle ultime 24 ore segnalati 36 decessi e 3 mila 217 positivi su all' incirca 11 mila 200 tamponi processati. Sono quasi 12 mila 800 i casi attivi nel paese con 1756 ospedalizzati, 171 collegati al respiratore. All'incirca 29 mila le persone in isolamento. Per quanto riguarda la Regione istriana, risultano positivi 14 dei 381 test effettuati ieri. All'ospedale di Pola, che nel reparto Covid ospita 75 pazienti di cui 9 in terapia intensiva, una persona è morta. 130 i casi attivi nella penisola con quasi mille 400 persone in regime di isolamento.
Lionella Pausin Acquavita
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