Intanto, l’esecutivo Plenković ha accolto il Programma nazionale per le riforme 2020 e il cosiddetto Piano di convergenza 2020/21.
“Se il quadro epidemiologico in alcuni stati europei è simile al nostro allora sono propenso all’ apertura dei confini, ovvero se la situazione coronavirus in Slovenia, Austria, Germania è uguale a quella in Croazia allora possiamo discutere della riapertura delle frontiere” ha detto il premier Plenković nel corso della seduta di governo che ha accolto il Programma di riforme. “Sviluppo economico ragionevole, collegamento tra scuole e mondo del lavoro, sostenibilità delle finanze pubbliche” gli obiettivi del documento che individua le priorità della riforma e i passi concreti per la realizzazione. Oltre che alla più generale necessità di miglioramento del clima in ambito economico, si rileva quello di una più attenta gestione del patrimonio statale, del perfezionamento dell’amministrazione pubblica e del sistema giudiziario. Il rafforzamento della cornice per la gestione delle finanze pubbliche e del consolidamento del percorso di fiscalizzazione si aggiungono alla lista che si basa sulla sostenibilità finanziaria a garanzia di un sistema di elevata tutela sociosanitaria, con un occhio rivolto alla rivitalizzazione demografica, all’ istruzione e al mondo del lavoro.
Il ministro alle finanze Zdravko Marić ha fatto il punto, invece, delle conseguenze del coronavirus sul comparto economico- finanziario. “Sara una crisi peggiore di quella del 2008, ma la situazione è diversa perché ora siamo consapevoli e pronti ad affrontarla” ha aggiunto confermando che a fine anno ci si attende un calo del Prodotto interno lordo pari al 9,4 per cento. “In questo momento l’unica cosa in crescita è la spesa pubblica visto il supporto al sistema sanitario e alle misure di sostegno per imprese e mondo del lavoro mentre tutte le altre voci sono in calo” ha detto ancora Marić che nonostante l’aumento esponenziale del numero dei disoccupati di questo periodo prevede una normalizzazione con a fine anno un 3 per cento di persone in più sulle liste di collocamento.
Il ministro all’economia Darko Horvat ha presentato invece il nuovo pacchetto di misure volte alla semplificazione dei procedimenti amministrativi nel settore economico e basato fondamentalmente sull’ottimizzazione e la digitalizzazione di alcuni percorsi che faciliteranno la comunicazione tra imprese e istituzioni statali. La registrazione delle aziende, i versamenti al fondo pensionistico, l’ottenimento di documenti catastali, di permessi di costruzione cosi via saranno possibili o accessibili via internet.
Lionella Pausin Acquavita