Premier croato Andrej Plenković  Foto: EPA
Premier croato Andrej Plenković Foto: EPA

Si sapeva che la mozione di sfiducia nei confronti del premier croato Andrej Plenković si sarebbe rivelata una missione impossibile. Infatti, hanno votato a favore solo 56 deputati, 77 i contrari, uno astenuto. Per passare erano necessari 76 voti. Dati i numeri si può dire che alla votazione l'opposizione si sia presentata sfilacciata mentre la maggioranza di centrodestra di cui fanno parte i deputati delle minoranze nazionali, ha ribadito la sua compattezza già emersa nei giorni scorsi, in sede di dibattito parlamentare sulla mozione. Quest' ultima sostenuta da 33 parlamentari dell'opposizione era stata avviata dal Movimento patriottico, una formazione di destra , per tutta una serie di scandali in cui Plenkovič sarebbe rimasto coinvolto in prima persona. Ossia i messaggini telefonici della vicenda software, le assunzioni pilotate nelle imprese statali, la mega truffa della compagnia petrolifera INA, la rimozione di ben 22 ministri, la chiusura della Raffineria di Sisak, la lentissima ricostruzione delle aree terremotate, la profonda crisi del sistema sanitario e altri. Nel dibattito dei giorni scorsi che aveva preceduto la votazione, il governo aveva sempre respinto le accuse definendole infondate e pretestuose. Da quando Plenković è al timone dell'esecutivo ossia dal 2016 questo è stato il primo tentativo di destituzione contro di lui personalmente. Finora si era tentato di sfiduciare l'intero governo o i singoli ministri.

Valmer Cusma