Va rallentando l’aumento dei casi di coronavirus in Croazia ma non bisogna assolutamente abbassare la guardia. Un tanto e’ emerso poco fa a Zagabria alla conferenza stampa giornaliere del comando nazionale della protezione civile che ha presentato i dati aggiornati. Ossia altri 40 pazienti positivi nelle ultime 24 ore, un bel calo rispetto ai 56 dell’aggiornamento precedente. Il numero complessivo è cosi salito a 1222. E si registra un’altra vittima, la 16. esima. Questa volta non è un paziente anziano con malattie croniche, ma una persona di mezza età senza patologie pregresse, deceduto alla clinica infettiva di Zagabria. Leggermente sceso il numero dei pazienti attaccati al respiratore artificiale: da 39 a 36. Rispondendo a una precisa domanda della stampa, il capo del comando di crisi Davor Bozinović ha stigmatizzato il comportamento di certi sacerdoti che ieri per la Domenica delle Palme hanno invitato i fedeli davanti alle chiese. "Così non va bene – ha detto Bozinović – del resto sia il Santo Padre che la Conferenza episcopale croata hanno invitato i fedeli a evitare gli assembramenti e a pregare a casa". E l’invito ovviamente è valido anche per tutta la settimana santa. A proposito della ventilata riapertura dei mercati ortofrutticoli Bozinović ha spiegato che le modalità vanno definite assieme ai comandi di crisi locali che conoscono meglio la situazione sul terreno. Quindi ancora qualche giorno di pazienza. Va detto che ultimamente nel paese c’è grande richiesta di frutta e verdura caserecce e non sono per una questione di coltivazione sana ma anche perché’ i supermercati e centri commerciali hanno difficolta a rifornirsi per i problemi legati al trasporto transfrontaliero.
Valmer Cusma