„19 giorni ci separano dallo scenario italiano. Se la cittadinanza non si atterà alle disposizioni la situazione potrebbe essere identica a quella del vicino paese“ il contenuto di un post che circola in rete del ministro alla sanità, Vili Beroš che riportando le percentuali della crescita giornaliera del numero di contagi scrive: “Se non riusciremo, tutti assieme, a bloccare il propagarsi del virus l’ 8 aprile prossimo ci potrebbero essere 5 mila 600 ammalati; calcolando che il 15 per cento potrebbe aver bisogno di un respiratore le 800 apparecchiature presenti in Croazia non saranno sufficienti”. I messaggi dei politici, operatori sanitari, degli esperti sono rivolti tutti alla sensibilizzazione della cittadinanza e a farla rimanere a casa. Anche perché nelle ultime 24 ore si è registrato un numero record di nuovi casi: ben 40, che portano a 168 il numero dei contagiati. In mattinata il ministro degli interni, Božinović ha annunciato l’interruzione dei servizi di trasporto urbano nei centri maggiori ed interurbano. Misure particolari per le isole che sono diventate off-limits per chi non vi risiede, bloccate le linee dei traghetti mentre sarà garantito l’approvvigionamento ed il trasporto per chi- dalle isole- dovesse raggiungere la terraferma per visite mediche o altre eccezionali urgenze. Božinović ha inoltre annunciato la chiusura di giardini, parchi, piazze e il divieto assoluto di qualsiasi, anche piccolo assembramento. (lpa)
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