Stamane poco dopo le 8, la quiete in Piazza San Marco a Zagabria dove hanno sede le principali istituzioni dello stato, è stata improvvisamente lacerata da una raffica di proiettili di kalashnikov. Secondo la ricostruzione, a sparare è stato un uomo arrivato dalla parte superiore della chiesa di San Marco e i proiettili hanno colpito un agente di stanza davanti alla sede del governo. Il poliziotto, gravemente ferito, è stato soccorso da una collega e da alcuni passanti e trasportato all’ospedale dove i medici lo hanno dichiarato fuori pericolo. E l’attentatore, secondo alcune fonti un ragazzo di 20 anni, dopo il folle gesto si è dato alla fuga. Un’ora dopo è stato trovato morto in una via non lontano dalla sparatoria, la Questura di Zagabria afferma che si è suicidato. Dall’ospedale arrivano notizie rassicuranti sulle condizioni dell’ agente ferito di 31 anni, raggiunto da 4 proiettili, due alla mano e due sul corpo. Fortunatamente nessun danno agli organi vitali. Avvertito della sparatoria il premier Andrej Plenković ha subito raggiunto la sede del governo. “C’è stato un tentato omicidio ai danni di un agente di guardia“ ha dichiarato ai giornalisti “e la polizia farà di tutto per scoprire cosa abbia spinto l’attentatore a sparare". Ha quindi augurato pronta guarigione all’agente ferito ed espresso supporto alla sua famiglia. Assieme al premier c’erano i ministri degli interni Davor Božinović e della difesa Tomo Medved. Quest’ultimo rispondendo alle domande dei giornalisti ha dichiarato che la Croazia è uno stato sicuro. Sotto shock i passanti e tutti gli abitanti di Zagabria che stanno vivendo tempi tutt’altro che tranquilli, considerato il terremoto dello scorso marzo e i frequenti fenomeni sismici, le recenti alluvioni, l’impennata dei contagi e ora la sparatoria.
Valmer Cusma