A Fiume, colpita ieri pomeriggio da un violento nubifragio che ha causato un morto, il traffico veicolare sta ritornando alla normalita' e anche scuole e asili funzionano regolarmente. Ora si procede con la stima dei danni. Secondo il sindaco Marko Filipović non sussistono gli estremi per la proclamazione dello stato di calamita' naturale. Fiume si sta leccando le ferite dopo la bomba di pioggia che l'ha colpita ieri pomeriggio trasformandola in un enorme lago con l'acqua fino a mezzo metro d'altezza. Stamane in conferenza stampa il sindaco Marko Filipović ha affermato che difficilmente un sistema di raccolta dell'acqua piovana potrebbe resistere a una simile pioggia, di 140 millimetri in pochissimo tempo. Ha escluso che verra' proclamato lo stato di calamita' naturale in quanto i danni dovrebbero superare l'importo di 26 milioni di euro, equivalenti al 20 percento del bilancio cittadino. Dal canto suo il Presidente della Regione Litoraneo montana Zlatko Komadina ha offerto aiuto ai servizi cittadini in caso di bisogno, in quanto nelle prossime ore si annunciano nuove precipitazioni. E purtroppo c'e' stata una vittima. Ieri sera nel rione di Scoglietto la polizia ha trovato il corpo senza vita di un uomo sotto un furgone bloccato nell'acqua. Ai servizi di pronto intervento sono arrivate oltre 300 richieste di aiuto per le abitazioni allagate. Gravi danni al Rettorato dell'ateneo invaso dall'acqua, tanto che oggi i dipendenti lavorano a distanza. Allagati anche il primo ginnasio, numerose rivendite, locali pubblici mentre per quasi tutta la notte il traffico era bloccato in gran parte del centro cittadino. Le piogge abbondanti hanno causato frane e smottamenti sulle strade numerose chiuse al traffico nel centro dell'Istria. Alcuni villagi nel pisinese sono tuttora isolati causa il blocco delle strade. In seguito all'allagamento e' fuori uso il sistema di condizionamento dell'acqua nel bacino artificiale di Bottonega.
Valmer Cusma