Nelle ultime 24 ore in Croazia, lieve abbassamento della curva epidemiologica, dopo due giorni sopra quota tremila, si registrano 2.866 contagi per cui i casi attivi salgono a 17.090. E in seguito ai 38 nuovi decessi, il numero totale delle vittime dall’inizio della pandemia ha superato il migliaio, per la precisione 1.006. Zagabria rimane l’area più colpita con 554 nuovi casi positivi di cui 14 assistiti delle case di riposo 18 alunni di scuole elementari, 20 alunni di media superiore e 5 insegnanti. Di conseguenza il numero degli alunni in autoisolamento sale a 835. Nella regione litoraneo - montana, record di contagi, per la precisione 240 e un decesso. Unico dato confortante: più dimessi dall’ospedale che ricoverati, per la precisione 11 a 7. In Istria da qualche giorno la curva dei contagi è pressoché stabile, con lievi oscillazioni. L’ultimo aggiornamento parla di 77 casi positivi, due più di ieri, a fronte di 407 tamponi. E all’ospedale di Pola ha perso la battaglia contro il covid un uomo di 58 anni, con patologie pregresse. La situazione si presenta drammatica nella regione di Varaždin dove sono ricoverati 152 pazienti, quasi il 10% di quelli a livello nazionale, i respiratori disponibili sono sempre di meno e i tendoni eretti dinanzi l’ospedale sono in attesa dei primi pazienti. La protezione civile regionale afferma che la situazione ormai sfugge al controllo e che la popolazione non rispetta piu’ le misure epidemiologiche. A Varaždin per vederci chiaro si è recato il ministro della sanità, Vili Beroš.
Valmer Cusma