S'intitola "Stranieri Ovunque" l'edizione numero 60 della Biennale d'Arte di Venezia, curata dal brasiliano Adriano Pedrosa. Un'edizione all'insegna della riflessione sul concetto di straniero, inteso anche nelle sue accezioni di emarginato, immigrato, rifugiato, esule, indigeno, queer, mettendo sotto i riflettori la diversità. Sono più di trecento gli artisti selezionati per la Mostra internazionale, che al nucleo contemporaneo affiancherà una sezione storica con opere di autori provenienti dall'America Latina, dall'Africa, dall'Asia e dal mondo arabo: una rilettura dell'arte del Novecento secondo prospettive inusuali.
"Stranieri Ovunque" anche nei padiglioni nazionali: il tema ispira parecchi dei novanta Paesi che prenderanno parte alla manifestazione, in programma dal 20 aprile al 24 novembre ai Giardini, all'Arsenale, e in vari altri luoghi della città lagunare. A rappresentare la Slovenia alla Biennale 2024 sarà l'artista concettuale Nika Špan con il progetto a cura di Vladimir Vidmar "Il segreto dentro di te", ospitato nel parco dell'ottocentesca Serra dei Giardini nel Sestiere di Castello. Sarà la prima volta che il padiglione sloveno verrà collocato in uno spazio pubblico.
Descritta come una struttura nomade al confine tra scultura e architettura, l'opera di Nika Špan - nata nel 1967, attiva fra Lubiana e Düsseldorf - indaga il concetto di straniero su più piani, affrontando sia temi sociali sia propriamente artistici, e si propone - ha detto la ministra della Cultura Asta Vrečko, intervenuta alla presentazione che si è appena tenuta a Lubiana - come un progetto d'eccezione, caratterizzato da una soluzione innovativa e importante.
È di grande significato che l'arte slovena abbia una presentazione di qualità nel contesto della Biennale veneziana, visitata da 800 mila persone, ha aggiunto la ministra, secondo cui il tema prescelto dalla manifestazione per questa nuova l'edizione tocca ancora una volta questioni di grande attualità.
L'inaugurazione del padiglione sloveno è annunciata per il 17 aprile.