Fino all'ultimo, mai arreso. Sempre e comunque un intellettuale contro. Geniale e scomodo, ironico e provocatorio, creativo ed eclettico. Marko Brecelj, cantautore, performer e attivista radicale, è stato tutto questo e tanto altro ancora, consigliere comunale e più volte candidato sindaco in rotta con l'allora amministrazione Popovič, ha dato vita ad atti di protesta eclatanti e a suo modo bizzarri ( "terrorismo soft", lo chiamava), ha animato per oltre vent'anni un centro culturale alternativo che è stato un punto di riferimento per moltissimi giovani capodistriani.
A raccontarne la figura a due anni dalla scomparsa è ora la mostra inaugurata oggi alla Loggia, "salotto buono" delle Gallerie costiere: locandine, manifesti, oggetti, fotografie, video, la sua chitarra, l'inseparabile cappello a cono, due sale piene zeppe di materiali, un'autentica wunderkammer, una sorta di gabinetto delle meraviglie che incuriosisce e spiazza.
Voluta dal Comune, l'esposizione è qualcosa di più di un semplice omaggio a un'icona quale Marko Brecelj indubbiamente è stato: è la presentazione, dice la direttrice delle Gallerie costiere, Mara Ambrožič Verderber, di un possibile format per un allestimento permanente dedicato all'artista, al momento ancora in cerca di una sede.
Un progetto, il costituendo Museo Brecelj, al quale sta lavorando l'Associazione amici del progresso moderato da lui fondata e oggi guidata dalla vedova Arijana, che è anche tra i curatori della mostra, prodotta dal sodalizio. "Dopo l'approdo a Maribor, dove Marko era vissuto da ragazzo, e dopo Nova Gorica, nella hall del Teatro nazionale", spiega, "questo è il terzo tentativo di offrire al pubblico un frammento del suo vasto archivio, fatto di documenti, manoscritti, tracce audio, oggetti usati nei suoi eventi performativi. Pensiamo a un deposito aperto, in cui esporre questo enorme lascito".
L'esposizione, alla cui inaugurazione è intervenuto anche il sindaco di Capodistria Aleš Bržan - affiancato dal ministro delle Finanze Klemen Boštjančič -, ha un titolo sul quale occorre spendere qualche parola: "L'alloggiamento dell'Inconciliato". Richiamo all'attuale "alloggiare" alla Galleria Loggia e insieme allo "sloggiare" dell'Associazione nel 2015, alla chiusura dello storico MKC. Quanto all'Inconciliato, è naturalmente lui, Brecelj, "non riconciliato con lo stato delle cose qui ed ora", dice Arijana Markučič Brecelj.
La mostra si potrà visitare fino al 15 settembre. Ad accompagnarla, una riedizione dell'album di debutto "Cocktail", un cult della musica slovena datato 1974.