Scrivere storie è un desiderio che Elisa Mazzoli, romagnola di Cesenatico, ha coltivato fin da bambina. Passione nata leggendo Gianni Rodari. Ai più piccoli ha dedicato finora tanti libri, che hanno ricevuto premi importanti, ed è anche autrice di manuali di mediazione della narrazione, oltre che formatrice nell'ambito della letteratura per l'infanzia.
A Capodistria l'attenzione è andata soprattutto alla sua produzione per bambini da zero a tre anni, libri chiari, molto semplici ma non banali, e curatissimi nella veste editoriale, come quelli che Elisa Mazzoli ha pubblicato con la casa editrice torinese Leone Verde, pensati per avvicinare all'oggetto libro e insieme alla pratica della lettura chi ancora non sa leggere. Perché non è mai troppo presto per cominciare, anche se, ha concordato la professoressa Barbara Baloh, ideatrice dell'iniziativa, questa fascia d'età è un po' trascurata, inoltre non sempre per la primissima infanzia si dispone di libri di qualità.
Ma quali sono secondo la scrittrice i benefici che i bambini ricavano dall'essere esposti alla lettura fin da piccolissimi? "I più piccoli, che stanno in un tempo di piacere, in un'atmosfera di calore con le proprie figure di riferimento insieme all'oggetto libro, crescendo diventeranno - lo dicono le neuroscienze - molto probabilmente dei ragazzi e delle ragazze più capaci di utilizzare il cervello, il linguaggio, più lunghi nell'attenzione, più capaci di trovare soluzioni ai problemi quotidiani. Più capaci anche, a livello emotivo, di stare insieme agli altri e di ascoltare il prossimo; di caricarsi delle fatiche della vita, di ascoltare le fatiche degli altri, e di mettersi in gioco per far fronte a queste fatiche".
Ospitato nella Biblioteca dei ragazzi, l'incontro con Elisa Mazzoli, a cui ha partecipato anche un gruppo di studentesse dell'Università del Litorale, rientrava nel progetto europeo LITUP-eu, di cui il Leone Verde è partner e che vedrà la pubblicazione dei libri dell'autrice - già tradotta all'estero - anche in sloveno.