A Mittelfest, difficile non trovare qualcosa che piaccia, per quantità di proposte e per il valore degli artisti coinvolti. Parola del direttore artistico Giacomo Pedini, che per l'edizione 2024, di scena a Cividale dal 19 al 28 luglio, firma un cartellone di quasi 40 eventi, fra teatro, musica, danza e circo, con tante prime assolute e molte novità in arrivo dall'area centroeuropea e balcanica, un'attenzione particolare alle famiglie, e la rassegna dedicata agli artisti europei sotto i trent'anni che anticiperà ancora una volta il festival maggiore dal 16 al 18 luglio (quest'anno anche con un premio).
Il tema individuato, "Disordini", conclude una triennale "sinfonia del caos", con un richiamo al tempo che stiamo vivendo, ma anche - ha chiosato Pedini - alle possibilità generative del caos, da cui possono nascere nuove visioni per il futuro e inattese mescolanze. Come quelle di stili, generi, linguaggi che connotano il festival friulano.
Tra i protagonisti di Mittelfest numero 33, il duo Igudesman & Joo con la FVG Orchestra nello "Happy concert" inaugurale in piazza Duomo, il kosovaro Jeton Neziraj con la coproduzione internazionale "Negotiating Peace", una graffiante commedia sui processi di pace, il coreografo ungherese Josef Nadj.
Tra gli italiani ci saranno Giuseppe Battiston, Alessio Boni e Moni Ovadia, che torna a Cividale per la prima volta dopo quindici anni dalla sua direzione del festival con un suo cavallo di battaglia, "Senza confini. Ebrei e zingari", nel segno di quell'impegno civile che è anche di altri spettacoli della rassegna. Dalla Slovenia, ecco il pluripremiato "Paradiž", racconto di una giornata di ordinari disordini in un ospizio, tra amori e dipartite.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione a Udine, il vicepresidente Mario Anzil ha voluto testimoniare la soddisfazione della Regione Friuli Venezia Giulia per il programma ricco, vario e affascinante che Mittelfest potrà offrire questa estate, e ha sottolineato la visione di confine della cultura che il il festival incarna, in perfetta coerenza con la visione culturale della Regione stessa.