L’esposizione multimediale ESPOES a breve troverà spazio sul sito del circolo di cultura istroveneta “Istria” come ci spiega il suo presidente, Ezio Giuricin. "Questa esposizione multimediale interattiva sulla storia dell'esodo e delle foibe, vuole offrire uno strumento nuovo, anche di carattere didattico, ma non solo, di divulgazione e di informazione, per la conoscenza della storia del confine orientale e delle complesse vicende di quest'area. Quindi, l'esodo e le foibe senz'altro in primo luogo, ma non solo, offrendo degli strumenti di approfondimento, di informazione in modo nuovo attraverso il web, attraverso l'interattività di quello che in effetti non è solo un sito, ma è soprattutto un museo virtuale. Attraverso la visita delle stanze, dei pannelli, di questo museo virtuale, i visitatori potranno conoscere meglio, in modo multimediale, con testi audio, video, quelli che sono le caratteristiche della storia, delle vicissitudini della componente italiana dell'Adriatico orientale, e in particolare delle vicende dell'esodo, delle foibe. Una storia che non si conosce bene, soprattutto al di là dell'Isonzo, ma anche in Slovenia e Croazia, che merita di essere approfondita e conosciuta meglio, con un approccio storiografico rigoroso e che merita di essere diffusa e divulgata; che diventi oggetto di dialogo, soprattutto di confronto e di approfondimento".
Il sito Espoes è un progetto di lunga data che finalmente vede la luce - entusiasta Ezio Giuricin presidente del Circolo di cultura istroveneta "Istria" precisa - "Si noi come circolo di cultura istroveneta, Istria, ci stiamo lavorando da più di un anno. È un progetto molto ambizioso, molto complesso anche per le sue caratteristiche specifiche, di contenuto storiografico, ma anche tecnico e informatico. È finanziato dalla legge 72/01 del ministero degli Esteri, la legge che sostiene l'attività delle associazioni degli esuli in Italia e, adesso sta arrivando al traguardo finale. Questo sito verrà tra poche settimane reso pubblico sul sito del circolo. È rivolto a un pubblico più ampio che è interessato a conoscere meglio e ad approfondire la storia di queste nostre regioni. Il nostro obiettivo è soprattutto diventi anche uno strumento didattico per le scuole di ogni ordine e grado, per docenti e soprattutto studenti che vogliano approfondire, anche attraverso lo strumento del web, l'interattività di un'esposizione di un museo virtuale, quelle che sono le caratteristiche di una storia così complessa, così difficile, ma che merita di essere studiata e approfondita con grande serietà”.
Corrado Cimador