I giganti di ghiaccio, sentinelle millenarie del nostro pianeta, svolgono un ruolo insostituibile nella regolazione dei cicli climatici e idrologici, garantendo la sopravvivenza di miliardi di esseri umani. Tuttavia, l'avanzare dei cambiamenti climatici, innescato in larga misura dalle attività svolte dall’uomo, sta esponendo questi preziosi ecosistemi a un declino senza precedenti. Il rapido scioglimento dei ghiacciai, con le sue innumerevoli e gravi ripercussioni, rappresenta una delle più urgenti sfide del nostro tempo. In risposta a questa emergenza, la comunità internazionale, sotto la guida dell'Organizzazione Meteorologica Mondiale e dell'UNESCO, ha proclamato il 2025 Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai. Tale iniziativa, di portata storica, mira a mobilitare risorse e competenze a livello mondiale per arrestare il progressivo ritiro dei ghiacciai, preservandone le funzioni ecosistemiche e garantendo una gestione sostenibile delle risorse idriche. Le recenti misurazioni effettuate sui ghiacciai alpini hanno fornito prove certe della gravità della situazione: la superficie glaciale si sta riducendo a ritmi allarmanti, con conseguenze disastrose per l'equilibrio degli ecosistemi montani e per la disponibilità di acqua dolce nelle regioni a valle. Anche le Alpi europee, comprese quelle slovene, sono duramente colpite da questo fenomeno, come testimonia il drammatico ritiro del ghiacciaio del Triglav – Tricorno. Gli esperti avvertono che, se non si interverrà in modo deciso e immediato per ridurre drasticamente le emissioni di gas serra, assisteremo alla scomparsa definitiva di molti ghiacciai nel corso dei prossimi anni. L'evento di lancio dell'Anno Internazionale, in programma per il 21 gennaio a Ginevra, rappresenta un'occasione fondamentale per sensibilizzare l'opinione pubblica, promuovere la cooperazione scientifica e istituzionale. La conservazione di questi giganti silenziosi è una responsabilità che coinvolge tutti noi: governi, istituzioni, imprese e cittadini.

Alessia Mitar